la stronza di turno

Il carretto


Nella stanza semi buia c'è solo un letto dove un uomo senza testa è sdraiato supino. Io sono nuda di fronte a lui,  demoni viscidi incitano a coricarmi su di lui, con litania monotona sussurrata insistono. Mi corico su quel corpo ripugnante avverto il suo sesso eretto tra le gambe.  Mi sento violata devo scappare. I demoni incitano con foga alzando la voce " penetrala penetrala". Riesco a liberarmi da quella posizione scivolando dal letto al pavimento. Sono fuori dalla stanza in strada vedo una donna che guida un carretto a pedali. Somiglia a mia nonna come lei è lenta e bonaria.  Aiutami le dico sto scappando puoi portarmi lassù, indicando un punto alla fine di una salita ripida . La donna sorride,  sali ti porto io. Il carretto arranca i demoni ci raggiungono girano attorno intonano una litania incompresibile. La donna muove una mano come a volerli scacciare. Stai tranquilla non ci possono prendere ormai. Il carretto lento e cigolante si inerpica per la salita. Mi sento salva protetta. È finita.