la stronza di turno

Sorridi


Mia nonna era bella,  si chiamava Adele. Aveva un sorriso bonario e trascinante.  Un seno abbondante dove mi accoglieva per consolare il pianto di bambina . Era sorniona come una gatta , dolce come la marmellata che spalmava sul pane della  merenda.  Occhi piccoli sempre colmi di sguardi teneri . Amava tutti, tutti l'amavano. Ero la sua preferita forse perché a lei più che ad altri , era evidente la somiglianza.  Le facevo dispetti e lei morbida nei movimenti giocava a ricorrermi. Quando cuciva  mi chiedeva,  tu hai occhi buoni infila il filo nell'ago . Con amore l'accontentavo  . Trascorrevo estati felici  a giocare nel cortile davanti casa, lei sempre vigile che nessuno mi portasse via, troppo bella è questa figlia,  diceva. Ci lascio'  troppo presto pronunciando il mio nome. Ora che sono cresciuta rivedo nel mio sorriso il suo.