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Il Pdl si prende i meriti di Monti al vertice europeo

Post n°1525 pubblicato il 01 Luglio 2012 da massy.mp


Mario Monti
«Il risultato di Monti è frutto dell'unione delle forze progressiste e moderate. Come in Europa tra Ppe e Pse». Pier Ferdinando Casini affida a un sintetico ma efficace tweet il suo commento più che soddisfatto. «Adesso si vede finalmente una luce in fondo al tunnel della crisi. È una svolta per l'Italia e l'Europa resa possibile dall'impegno del governo Monti, che in pochi mesi con le sue scelte ha restituito all'Italia peso e credibilità internazionali», sottolinea il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. Ufficialmente soddisfatti anche nel Pdl, perché come si fa a non esserlo quando l'Italia esce vincitrice da un summit tanto decisivo per le sorti dell'Europa. Ma celando a fatica un certo disappunto per aver apertamente scommesso, nelle settimane passate, sull'insuccesso dei tecnici all'appuntamento europeo. Gli azzurri adottano la strategia di spiegare il risultato di Mario Monti con il fatto di aver dato ascolto a Silvio Berlusconi. «Avevamo chiesto al presidente Monti di battere i pugni in Europa, Berlusconi gli ha chiesto di far sentire la voce dell'Italia e di non essere timido. Lui non lo è stato», afferma dunque Angelino Alfano, «ha posto un veto su alcune misure sbagliate. Il risultato è stato ottenuto, è l'inizio ma la strada è quella giusta e ci lascia sperare che da lì possa arrivare un ulteriore segnale positivo». «Ora attendiamo il presidente del Consiglio al Senato per un'analisi più attenta degli esiti del vertice Ue, di cui cogliamo aspetti positivi», gli fa eco Maurizio Gasparri. «Bene ha fatto Monti a riconoscere il ruolo del Parlamento, dove soprattutto il Pdl con generosità ha sostenuto, per il bene del potere negoziale italiano, perfino misure dirigiste che non condividevamo». «Meglio evitare metafore apologetiche, confondendo calcio ed economia, oppure troppo critiche mischiando Europa e cibi», chiede però il presidente dei senatori azzurri. «Vedremo i fatti, ma come italiani e europei siamo impegnati con spirito positivo ad uscire dalla crisi e evitare abissi. Ci auguriamo che lunedì mercati e speculatori non cancellino la speranza di oggi. Intanto siamo impegnati a favore del lavoro, della sicurezza, e per il bene del nostro popolo. Questa è la nostra religione civile». © B.L

 
 
 
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