Cari ragazzi si ritorna a scuola! Con una bella novità: il maestro unico! Una trovata geniale del Neoministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, donna giovane, di bell’aspetto e di lungimiranti visioni pratico-amministrativo! Il suo curriculum è eccellente: è, difatti, infarcito di tessere di partito, di raduni di Forza Italia, di cene di lavoro, di meeting e di incontri importanti. Un dicastero, quindi, acutamente selezionato dal Premier da un urna dorata, contenente tre palline rosse: ciascuna pallina rossa conteneva un bigliettino. In uno vi era scritto “Gabibbo”, nell’altro “Zio Paperone” e nell’ultimo “Gelmini”! Ci è toccato, ahimè, il biglietto con su scritto “Gelmini”! Peccato per gli altri due, perchè ci avrebbero senza dubbio divertito! Invece, ora ci tocca piangere! Il ritorno al maestro unico, il blocco delle cattedre, il blocco della SSIS e l’aumento indiscriminato dei libri di testo sono la manifestazione di un duro lavoro e di un chiaro disegno di Controriforma. Il ritorno all’unico docente nelle Scuole Elementari cancella 15 anni circa di riforme e di trasformazioni radicali, effettuate sul vecchio sistema scolastico di stampo fascista del filosofo G. Gentile. La “riforma Gentile” tanto osteggiata nel Belpaese, ma stimata all’Estero, è stata soppiantata dagli ultimi governi di Centro–Destra e Centro-Sinistra, perché obsoleto e poco confrontabile con gli altri modelli europei. Adesso, si ritorna, visto i danni creati nel tessuto sociale nostrano , all’ “Ancien règime”. Alcuni genitori si dicono particolarmente favorevoli al ripristino di questa vecchio modello: sono risultati soddisfatti al ritorno al vecchio voto in cifre, dell’importanza del voto in condotta, del ripristino della educazione civica come caposaldo dell’insegnamento. Si sa, comunque, che l’italiano medio viva di nostalgie e di repentini ritorni al passato; come se questo fosse un’alcova, in cui tutti possano rifugiarsi con tranquillità e spensieratezza! In realtà, il coraggio di affrontare il rinnovamento radicale manca al nostro DNA! Questa manovra , in verità, non ha nulla di umanitario; non è assolutamente volta a dar man forza alla crescita psicologica dell’alunno, instillato dalla figura paterna (materna) dell’ unico “aio”. Il vero fine è quello di far diminuire le cattedre e dare una bella falcidiata al precariato! Si dice che nei prossimi anni su 10 docenti che andranno in pensione, un solo precario verrà assunto a tempo indeterminato. Gli altri nove tapini dovranno arrangiarsi con qualche supplenza breve , a supportare il settore turistico/ ambientale o fare gli stallieri ad Arcore. Il problema dell’aumento dei prezzi di cancelleria e del costo dei libri di testo è un problema annoso, anche se ora tocca vertici da capogiro! Si pensa che il costo medio per comprare i testi per la sola scuola dell’obbligo si aggira intorno alle 500/600 euro: un bel capitale non c’e che dire, trascurando le spese dei vari diari, zaini e compagnia bella!! Dei piani per ammortizzare i costi o per rendere esonerabile per una fetta maggiore di classi sociali questi oneri, non vengono effettuati! Poi ci si domanda del perché ci sia un alto grado di evasione dalla scuola dell’obbligo o del calo delle nascite, se i costi per dare una vita regolare e dignitosa al proprio figlio siano così elevati!Questo può sembrare un discorso demagogico per le grandi menti, ma credo che renda l’idea del disagio che giornalmente affronta una famiglia italiana piccolo borghese. Spesso ci si disinteressa per queste cose marginali e che riguardano piccole fette di consumatori. I consumatori assumono importanza solo quando comprano o devono votare! Un altro zoccolo duro della riforma Gelmini è il blocco della tanto vituperata SSIS. Un pizzo pagato annualmente dai neolaureati per poter accedere al limbo delle cattedre annuali. Una struttura costruita ad arte per gli Atenei compiacenti e strozzini per depredare le misere casse dei futuri insegnanti. Questa Pizza- Connection Universitaria è stata, finalmente, debellata! Mi domando ora: Cosa si farà in sostituzione della SSIS? Come si dovranno comportare coloro che hanno “congelato” il corso per vari problemi? Come verranno selezionati i futuri docenti? Si ritornerà al vecchio concorso o alla specialistica? Domande che fino ad ora non hanno avuto risposta! Tutto tace! Il Ministro ha promesso, inoltre, che per incentivare la ricerca aumenterà di 240 euro lo stipendio dei ricercatori e che segnalerà gli Atenei più meritevoli e più laboriosi, elargendo dei piccoli fondi come contentino. Statistiche , in verità, affermano che la ricerca in Italia è tra le più bistrattate e mal pagate d’Europa. Fonti certe dicono che in una Università del Meridione ci sono stati dei ritardi di pagamento di oltre 5 mesi per i ricercatori e per i dottorandi, e che i fondi per le ricerche scarseggiano da anni! Staremo a vedere! Per il momento indigniamoci! ( Vedi il video in basso riguardante le imbarazzanti dichiarazioni discriminatorie del ministro Gelmini sulle scuole e i docenti del Sud d'Italia )
RITORNO ALL' ANCIEN REGIME
Cari ragazzi si ritorna a scuola! Con una bella novità: il maestro unico! Una trovata geniale del Neoministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, donna giovane, di bell’aspetto e di lungimiranti visioni pratico-amministrativo! Il suo curriculum è eccellente: è, difatti, infarcito di tessere di partito, di raduni di Forza Italia, di cene di lavoro, di meeting e di incontri importanti. Un dicastero, quindi, acutamente selezionato dal Premier da un urna dorata, contenente tre palline rosse: ciascuna pallina rossa conteneva un bigliettino. In uno vi era scritto “Gabibbo”, nell’altro “Zio Paperone” e nell’ultimo “Gelmini”! Ci è toccato, ahimè, il biglietto con su scritto “Gelmini”! Peccato per gli altri due, perchè ci avrebbero senza dubbio divertito! Invece, ora ci tocca piangere! Il ritorno al maestro unico, il blocco delle cattedre, il blocco della SSIS e l’aumento indiscriminato dei libri di testo sono la manifestazione di un duro lavoro e di un chiaro disegno di Controriforma. Il ritorno all’unico docente nelle Scuole Elementari cancella 15 anni circa di riforme e di trasformazioni radicali, effettuate sul vecchio sistema scolastico di stampo fascista del filosofo G. Gentile. La “riforma Gentile” tanto osteggiata nel Belpaese, ma stimata all’Estero, è stata soppiantata dagli ultimi governi di Centro–Destra e Centro-Sinistra, perché obsoleto e poco confrontabile con gli altri modelli europei. Adesso, si ritorna, visto i danni creati nel tessuto sociale nostrano , all’ “Ancien règime”. Alcuni genitori si dicono particolarmente favorevoli al ripristino di questa vecchio modello: sono risultati soddisfatti al ritorno al vecchio voto in cifre, dell’importanza del voto in condotta, del ripristino della educazione civica come caposaldo dell’insegnamento. Si sa, comunque, che l’italiano medio viva di nostalgie e di repentini ritorni al passato; come se questo fosse un’alcova, in cui tutti possano rifugiarsi con tranquillità e spensieratezza! In realtà, il coraggio di affrontare il rinnovamento radicale manca al nostro DNA! Questa manovra , in verità, non ha nulla di umanitario; non è assolutamente volta a dar man forza alla crescita psicologica dell’alunno, instillato dalla figura paterna (materna) dell’ unico “aio”. Il vero fine è quello di far diminuire le cattedre e dare una bella falcidiata al precariato! Si dice che nei prossimi anni su 10 docenti che andranno in pensione, un solo precario verrà assunto a tempo indeterminato. Gli altri nove tapini dovranno arrangiarsi con qualche supplenza breve , a supportare il settore turistico/ ambientale o fare gli stallieri ad Arcore. Il problema dell’aumento dei prezzi di cancelleria e del costo dei libri di testo è un problema annoso, anche se ora tocca vertici da capogiro! Si pensa che il costo medio per comprare i testi per la sola scuola dell’obbligo si aggira intorno alle 500/600 euro: un bel capitale non c’e che dire, trascurando le spese dei vari diari, zaini e compagnia bella!! Dei piani per ammortizzare i costi o per rendere esonerabile per una fetta maggiore di classi sociali questi oneri, non vengono effettuati! Poi ci si domanda del perché ci sia un alto grado di evasione dalla scuola dell’obbligo o del calo delle nascite, se i costi per dare una vita regolare e dignitosa al proprio figlio siano così elevati!Questo può sembrare un discorso demagogico per le grandi menti, ma credo che renda l’idea del disagio che giornalmente affronta una famiglia italiana piccolo borghese. Spesso ci si disinteressa per queste cose marginali e che riguardano piccole fette di consumatori. I consumatori assumono importanza solo quando comprano o devono votare! Un altro zoccolo duro della riforma Gelmini è il blocco della tanto vituperata SSIS. Un pizzo pagato annualmente dai neolaureati per poter accedere al limbo delle cattedre annuali. Una struttura costruita ad arte per gli Atenei compiacenti e strozzini per depredare le misere casse dei futuri insegnanti. Questa Pizza- Connection Universitaria è stata, finalmente, debellata! Mi domando ora: Cosa si farà in sostituzione della SSIS? Come si dovranno comportare coloro che hanno “congelato” il corso per vari problemi? Come verranno selezionati i futuri docenti? Si ritornerà al vecchio concorso o alla specialistica? Domande che fino ad ora non hanno avuto risposta! Tutto tace! Il Ministro ha promesso, inoltre, che per incentivare la ricerca aumenterà di 240 euro lo stipendio dei ricercatori e che segnalerà gli Atenei più meritevoli e più laboriosi, elargendo dei piccoli fondi come contentino. Statistiche , in verità, affermano che la ricerca in Italia è tra le più bistrattate e mal pagate d’Europa. Fonti certe dicono che in una Università del Meridione ci sono stati dei ritardi di pagamento di oltre 5 mesi per i ricercatori e per i dottorandi, e che i fondi per le ricerche scarseggiano da anni! Staremo a vedere! Per il momento indigniamoci! ( Vedi il video in basso riguardante le imbarazzanti dichiarazioni discriminatorie del ministro Gelmini sulle scuole e i docenti del Sud d'Italia )