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Oggi non è il mio tango, temporaneamente defunse


Oggi è il 2 novembre, commemoriamo i defunti, chissà perchè. E' come se solo in questa giornata noi dovessimo celebrare canonicamente i nostri ricordi nelle persone che non ci sono più. Una giornata all'insegna di languidi flashback... non ci trovo nulla di positivo per me. Quello che è stato è stato, perchè tormentarsi. Non c'è più, o meglio non è più presente, non puoi più toccarlo, parlargli, chiamarlo al telefono o invitarlo a ballare. E se invece provassimo in maniera più laica a commemorare le "cose" che non ci sono più? We' non guardatemi in questo modo, grattandovi preoccupati l'occipite con la mano semichiusa ed il medio in ritmica agitazione. Si oggi è cosi. Un 2 novembre ventoso ma caldo. Il vento, si sa, ha il pregio di spazzare impietosamente anche i pensieri. E nello spazzare riscopre cose che avevano accumulato su tanta di quella polvere da farlo sparire. E' una riscoperta. Una sorpresa nella sorpresa, talvolta amara. Oggi, come avrete certamente intuito, non è il mio tango. E' un pò che non lo è, sotto quella polvere era nascosto, quasi custodito ,il mio disagio. Non ho mai creduto che il tango fosse per la vita, niente è per sempre ma quando la "comunicazione" è forte e chiara hai l'impressione che lo sia. Tutto ti appare affascinante e ti porta li, oltre la riva fino ad immergerti nel liquido caldo delle emozioni e ti bagni nelle sensazioni fino a rimanerne fradicio. Oggi dicevo non è il mio tango, permettemelo per favore, esprimo tutto il mio rimpianto per le promesse non mantenute che il tango, ingannevole inbonitore, mi aveva fatto. Un amante cinico che ti avvolge nella lusinga, ma non è un errore credergli è un percorso. Nonostante tutto io amo il mio tango e come succede a tutti gli amanti veri e maledetti, tornerò ad aprigli l'anima e a farmi male, di nuovo.