matantotango

Salutare, una questione di stile.... milonghero


Devo ammetterlo con amarezza ma è una questione che viene sollevata continuamente nelle milonghe sopratutto dalle donne che essendo,in generale, più schiette e sincere degli uomini non hanno difficoltà a parlarne. Lo scenario è il seguente: sera prima appassionato tango o gioiosa milonga, sera dopo ci si evita anche negli sguardi. Ma un saluto almeno un saluto, per buona educazione, sopratutto quando si entra in un luogo dove già ci sono delle persone mi sembra d'obbligo. Dobbiamo pensare quindi che sia fuorviante assistere al rito del bacio, scambiato, secondo alcuni, esclusivamente tra i componenti di quelle che ho sentito addirittura definire "le sette tanguere" (gruppi chiusi che hanno stretto più o meno sincere amicizie o intrattengono rapporti di convenienza reciproca) e devo ammettere che in milonga, per questo motivo, spesso il clima è freddo e scostante. Basterebbe un buonasera, condito magari di sorriso di circostanza per migliorarlo, niente. Signori miei un saluto è un saluto e non può essere subordinato ad una gerarchia tanguera: i ballerini "noti e bravi" salutano poco di loro sponte, amano invece essere salutati perdendo cosi molto del loro fascino e della nostra stima. Mi domando se la "comunicazione" veicolata attraverso il tango e nei luoghi dove viene praticato sia solo una intellettualoide concetto per riempire di contenuti il bisogno del contatto fisico con la carina o il belloccio di turno. Scusate se è poco ma una riflessione io la farei.