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Emozioni e soddisfazioni


Sono contento, molto contento. Ieri in milonga al Salone Margherita è stata una serata magica. Già dal mattino, una giornata di lavoro intensa e piena di novità, lo lasciava presagire. Di seguito due risate con le amiche di sempre a cui, poverine, avevo suggerito, con sordida malizia, un "polpettonmovie" con protagonista Willy Smith (alla richiesta di un suggerimento su un titolo che "ne valesse la pena" ho risposto: "che ne dite di un film adrenalinico?" Poverine... stanno ancora a sobbalzzare ad ogni rumore sospetto in casa
). In tarda serata la classica ciliegina sulla torta. Lascio l'auto in una piazza Trieste e Trento stranamente più vuota del solito con l'intento, prima, di sedare il mio stomaco affamato e poi di tuffarmi in milonga.Complice un canonico martedi, dedicato alla chiusura, non trovo chi mi sfami. Ok, ho pensato, saranno gli stuzzichini e la sorpresa dello chef del salone margherita a farlo. Mi sono invece sfamato di emozioni e di soddisfazioni.Ho ancora quel senso di piacevole benessere di quando non puoi sperare di meglio. tutto in una volta.Arrivato li, ecco le persone di sempre. Amicizie prestate all'emozione del tango che, se le incontri per strada e non vi scontrate "faccia a faccia", manco vi salutate. Ma li è un'altra cosa, una sorta di girone infernale... tutti peccatori del tango ai quali l'ira divina ha destinato la pena più dura: ballare fino a sfinire tra spintoni, pestoni ed "affettuosi" saluti a suon di baci azzeccosi. Magia della Milonga, una pena che si trasforma ogni volta in un ambito premio.Ieri, come sempre,  sono andato ad esigere questo premio. L'ho fatto, appena entrato, con una tanda di valtz (la mia passione). Compagna di emozioni una simpatica e tenera "fanciulla" di Salerno sempre disponibile ad accettare le mie, spesso stravaganti, "invenzioni". Nel ringraziarci ci siamo sorrisi compiaciuti di avere dato il meglio e li ho capito quale sarebbe stata la mia serata: un crescendo di sensazioni che alimentavano senza sosta il mio senso interpretativo (consentitemi un pò di autocelebrazione). Che vi devo dire, è stata un'epifania. Ho ballato tanto e bene, mi sono addirittura anche perdonato qualche piccola incertezza di marca. Altro che stuzzichini e sorpresa dello chef, ieri ho pantagruelicamente soddisfatto il mio appetito col tango.A notte fonda arrivano, appena dopo la prima del loro show al Bellini e come ampiamente pubblicizzato da Pasquale Barbaro, Roberto Herrera e la Compagnia Argentina, tutti "pulcini" con al massimo la metà dei miei anni. Cosa volete che vi dica, ho visto in loro lo stesso stato di grazia in cui ero immerso. I "pulcini" hanno cominciato a ballare tra noi come se non gli fossero bastati 2 ore di spettacolo a coreografia. Un incanto. Anche il maestro Herrera è poi sceso in pista. A quel punto lo scaltro Climax lo ha invitato, sulle note di un tango a lui molto caro, ad improvvisare un'esibizione. Non era previsto ma
Herrera non si è lasciato pregare più di tanto... e noi li a guardarlo incantati mentre tesseva  il suo tango: stavolta senza svolazzi ma sobrio, intenso e pulito.  Herrera "pompato" dall'entusiasmo dei presenti ha poi improvvisato una vuelta di tango con i suoi "pulcini" stile "casino de salsa" e ha chiuso, infine, con una tradizionale chacarena in cui i giovani tangheri della compagnia si sono distinti per il grande entusiasmo con cui l'hanno interpretata.Mi sono, infine,  tolto un sfizio ballando con una pulcina, Silvana (nonno italiano), che è stata molto carina innondandomi di complimenti. (Mi sono naturalmente disobbligato, alla fine della serata, accompagnado lei ed alcune sue colleghe in albergo ). Dicevo emozioni e soddisfazioni e non avevo torto.