matantotango

Parole in Prestito


...... Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è,  tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela,  io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio.Alessandro Baricco, Oceano MareCommentare forse non serve, in fondo è un inno alla voglia di vivere dove traspare la paura, spesso,  irrazionale di non essere in grado di farlo.Accade che questa voglia di vivere sia spesso frenata  dagli eventi stessi. Nel romanzo di Baricco troviamo concetti quali il nonluogo e il nontempo utilizzati abilmente per raccontare le emozioni. E quante "parole in prestito" abbiamo adoperato per raccontare le nostre. "Dillo a parole tue", mi direbbe qualcuno per togliermi dall'imbarazzo della ricerca delle espressioni più consone. In realtà la letteratura ci aiuta a concretizzare la concettualizzazione delle nostre visioni che, inevitabilmente, frenano la nostra voglia di dire e quindi di vivere. Leggere ci aiuta a spiegarci, scrivere a far capire che il problema lo conosciamo, ma parlarne salva. Salva dal rischio di non essere correttamente interpretati, ma poi, Vi pare che sia cosi importante? In fondo in quel punto la vita, falsa o vera che sia, è sempre tempo.... Sai cos'è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggiae non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. E' come se non fosse mai passato nessuno.E' come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. E' tempo. Tempo che passa. E basta...