matantotango

Dall'altra parte della sera


    Arriva un momento in cui non c’è altro da fare che staccare l’interruttore. Non è solo un atto di dovuta sensibilità e di rispetto verso se stessi e la persona che si ama, ma di pietà cristiana. Un lutto, tragicamente lacerante, come un amor perduto, non è facilmente elaborabile. Lascerà segni e cicatrici ben visibili in tutto ciò che sarà poiché chi vive un amore vero si spende in ogni direzione, anche nell’errore. La sfera emotiva è così delicata e fragile che ogni elemento che la compone reagisce, sempre e comunque, talvolta amplificando, altre sminuendo. Un paradosso che nulla ha a che vedere con la realtà, si vola alto oltre il concreto e il percepibile, ai confini dell’immaginazione. Una nuvoletta, come a qualcuno piace credere, che fluttua oltre il vero. Questa è la caratteristica degli amori di età matura, quelli che arrivano a cinquant’anni, forti e passionali, di ritrovata freschezza, dell’incredula speranza di aver fregato la morte. L’amore conta non è solo una bella canzone di Ligabue, ma la coscienza di ciò che accade intorno e si respira. Scivolando dalla nuvoletta ti accorgi che non ci sono appigli, stai precipitando. Mi sono sempre chiesto cosa passi per la mente quando si sa che, da lì a poco, la tua vita finirà. Immagino, a volte, che tornino in mente, come flash, i momenti più importanti che si è vissuti ma non riesco a stabilire in che ordine, in ogni caso, non credo in sequenza temporale. Il tempo in amore non c’è, è tutto un presente, maledettamente contemporaneo.  Quel che resta, in fondo, è la dolcezza struggente del ricordo e nulla più....dall'altra parte della sera.