Match point

good morning


Avevo dimenticato che andavano spostati gli orologi, quindi, a differenza dei più, non ho guadagnato un'ora di sonno, ma una di veglia. Ed è cosa bella che sia avvenuto di domenica mattina, il momento della settimana che preferisco, nel suo indolente silenzio vuoto dal chiasso degli altri giorni, pieno di suoni che amo.Il ronfare della gatta, i rintocchi delle campane, il ciarlare della popolazione dell'albero davanti casa, l'ululato del faro, il tintinnare del cucchiaino che mescola il latte con il caffè nella mia tazza rossa, note di musica lontane.Non sono tempi che inducono a pensieri di serenità, ma ci provo quasi con rabbia, pure se intorno è un invito continuo a desistere e son sguardi di gente che scuotendo il capo sussurra valanghe di lascia stare, non ha senso, sei fuori dal mondo.Già, forse il problema è questo.Eppure, eppure, devono esserci da qualche parte occhi che con sorridente pacatezza abbiano voglia di condividere posizioni di fiducia nel cambiamento. Devono esserci sì da qualche parte.