Match point

Early cup of tea


La gatta si materializza sotto le mie dita, la testa pesante come un macigno riesce miracolosamente a girarsi verso la sveglia mentre l'ammasso di peli si gode una dose inattesa di grattatine . Le cinque e cinque. Insuccesso completo dei painkiller assunti in dosi quasi massicce, mi alzo ad assoldarne un altro, ondeggio, la gatta fra i piedi. Ormai meglio non tornare a letto, crollerei e sarebbe una impresa improponibile la levata alla solita ora. Mani piene di tazza di tè mi adagio sulla poltrona con le rotelle e mi specchio nel vetro della libreria. Sono dimagrita e ho tagliato un poco i capelli, un pò spettinati, sto bene se non fosse per occhiaie malefiche  a testimoniare i tre giorni di seminferno. L'ho detto già una volta, fossi omo mi innamorerei di me, pure delle occhiaie. :) Sorrido e mi chiedo come sia possibile essere sempre così capace di farlo, sorridere a me e al mondo quando me e mondo siamo attraversati da battenti venti di bufera, come sarà che io riesca sempre a osservarmi/lo e trovare il modo di amarmi/lo? Lo so perchè. Ne scriverò forse.