Match point

#2 - Once in a lifetime


Vorrei essere più che un pensiero felice, pur consapevole del valore elevato di un pensiero felice,  vorrei che tu mi facessi sentire  acqua da bere, aria da respirare, mollica di pane da sciogliere sotto il palato come nutrimento.Mi allargo, già. Permettimi di farlo una volta nella vita, in quel pezzo di vita in cui  girandoti mi hai trovato a fianco, così come sono, curiosa, paziente, discreta, rispettosa, tenera, disponibile, affettuosa senza timore che questi possano essere scambiati per sintomi di debolezza o arrendevolezza, ma per indole, solo per indole.Mi piacerebbe sentirmi dire che il posto in cui sto ha un valore, non doverlo indovinare da uno sguardo o nella pausa di una conversazione.Agli affetti va data seria attenzione. Cure. Disinteressate, spontanee. Anche se ciò porta via del tempo ad altro, altro non sarà mai eterno come la voce, l'abbraccio, il sostegno, la fiducia di una persona che ti vuole bene. Sinceramente e profondamente.Non dire che non è nelle tue corde. Le corde non sono catene o cemento armato, ma possono essere duttile strumento da annodare, slegare, piegare, farne sostegno.Vorrei che quello che vorrei fosse quello che vorresti tu.Qui sta il problema. Non ci si dovrebbe mai aspettare che le nostre modalità di esprimere affetto debbano corrispondere a quelle dell'altro. Giusto.Ma lascia che per una volta una sola volta possa scrivere quello che vorrei in un messaggio mai mandato, in parole mai dette.