matite grasse_______

VITTY PITTY


Episodio 7 Riassunto delle puntate precedenti: Vitty Pitty partecipa alla maratona di New York e si sbuccia un piede. L’avvenimento scatena una travagliata crisi personale con profondi e inaspettati risvolti mistici che lo porteranno a riflettere su episodi oscuri della sua infanzia, fino a rendersi conto alla fine che in questi casi è sempre meglio indossare le scarpe. Ciao, Vitty. Ho scritto una canzone per te. Non era meglio farmi una torta? O portarmi una donna dal Brasile? Te la canto. Fai pure, intanto mi fumo una canna così poi non capisco più un cazzo. [Re] Vitty Pitty… Dunque... dove ho messo quel pezzetto di ciocc... [Mi] Vitty Pitty! L’accendino… [Sol#] Hai stonato. Perché? È evidente: hai fatto un sol maggiore diesis invece che un sol maggiore. Hai ragione, e poi dovevo fare un la maggiore! Ma fai solo accordi in maggiore? Be’, poi c’era un do maggiore, un altro la maggiore… e poi un si minore. E il ritornello quando arriva? Questa canzone è tutta un ritornello… Cos’è una sorta di ballata del cazzo, solo che la vuoi chiamare “fottuta canzone con tutto ritornello”? Del tipo: hey, cazzo, vuoi sentire la mia canzone? Però ti avverto, è tutta ritornello. Mi scusi: e la strofa? Mi spiace, è tutta ritornello. Perché ti diverti a sminuirmi? Sei cattivo, Vitty Pitty! Uhm, fammi arrotolare va’… Adesso ho perso la concentrazione e non sono più in grado di cantare. Non vedo dove sta la tragedia. Io sono un artista, cazzo!!! Uhm… caspita, buona ‘sta canna. Dammi cinque euro. Mi assicuri che poi ti togli dalle palle? Per una mezz’oretta buona sì. Tieni. Ah, ma senti, il testo almeno, come continuava? Tutto così: Vitty Pitty, Vitty Pitty, Vitty Pitty... Ah, capisco. Ti si consumerà la lingua se qualcuno ti chiede il bis.