matite grasse_______

Post N° 14


«DIN, DLON!» Ammiratore: è permesso? Manuel, ci sei in casa? Be’ io sto entrando… (5 minuti dopo…) Ammiratore: Sei in camera, Manuel? Sto entrando… «GNEEEEEEEGH» (rumore cigolante di porta che si muove) Ammiratore: (caspita, è ancora a letto a quest’ora…) Manuel? Manuel! Manuel: Ma chi caffo fei? Che Caffo fuoi a queft’ora, vaffanculo, laffami dormire! Ammiratore: Sono un tuo ammiratore, Manuel. Ero preoccupato: è dal 21 settembre che non scrivi più sul tuo blog e così ho pensato di venirti a trovare per vedere se c’era qualcosa che non andava… Manuel: Cofa? Fenti, fai a rompere il caffo da un’altra parte! Ammiratore: Mi rendo conto che forse posso averti disturbato ma, cerca di capire, Manuel, eravamo tutti preoccupati per te! Manuel: Devo pisciare… «UUUUUHHHHHAAAAAAARG» (sbadiglio) Manuel: Hey, ma devi seguirmi anche al cesso? Ammiratore: Senti Manuel, ti serve qualcosa? Hai bisogno che faccia qualcosa per te? Manuel: Sì, vattene a fanculo. Ammiratore: Ci sono: ti preparerò la colazione. Devi rimetterti in forza. Hai molto lavoro da svolgere! Manuel: Cosa? Ma che cazz… (15 minuti dopo…) Ammiratore: Manuel, è pronto! Ti ho preparato latte, caffé, biscotti, cereali, spremuta d’arancia, fette biscottate con burro e confettura di mirtillo – so che è la tua preferita, l’ho letto sulla tua biografia – e poi anche del bacon, due uova e del formaggio – nonostante sappia che queste ultime cose non ti piacciono, ma erano in sintonia con l’abbondanza della colazione. Hey, ma che fai, sei tornato a letto? Manuel: Ancora tu? Ora chiamo la polizia! Ammiratore: Oh, fai pure. Mio zio è questore. Non mi faranno niente di certo… Manuel: E allora chiamo i carabinieri! Ammiratore: Oh, fai pure. Mio cognato è figlio del maresciallo. Non mi faranno niente di certo. Manuel: E allora… e allora chiamo i vigili del fuoco! Ammiratore: Oh, fai pure. Manuel: Che è, hai parenti anche lì? Ammiratore: No, ma quando vedranno che non c’è nessun incendio se ne andranno. Manuel: E se chiamo Batman? E gli dico che c’è uno schizoide di merda in casa mia? Conosci pure lui? Ammiratore: No. Ma da bambino mi sono vestito da Robin per Carnevale. Dài, scendi e fai colazione. (10 minuti dopo…) Ammiratore: Sai, ho qualche idea per un racconto o due che potresti fare, perché è evidente che sei in crisi, e non riesci a scrivere niente… Manuel: passami il latte. Ammiratore: Tieni. Pensavo che potresti raccontare magari di un tipo che conosce una in discoteca e se la porta in albergo, e la mattina si sveglia, va in bagno, e trova scritto sullo specchio col rossetto: “Benvenuto nell’AIDS”. Forte, no? Manuel: … Ammiratore: O magari no. Invece di andare in albergo, questo tipo si risveglia in un fosso che gli manca un rene! Manuel: Ma dài, non mi dire… Ammiratore: He he… roba tosta, no? E senti questa... Manuel: No, senti tu, adesso, mi hai veramente rotto i coglioni. Ehm… vediamo… ah, ecco: fai una cosa: vai in camera mia, apri il primo cassetto in alto dell’armadio e sotto le mutande dovresti trovare la mia pistola. Prendimela. Ammiratore: Corro! (1 minuto dopo…) Ammiratore: Ecco, Manuel. «CLICK… CLOCK…» Manuel: Ah… accidenti, è scarica. Senti, fai un salto di nuovo in camera e nel secondo cassetto dell’armadio, sotto i calzini, dovresti trovare una scatola di cartucce. Portamela. Ammiratore: Subito! (1 minuto dopo…) «CLICK... CLACK... CLACK...» Manuel: Ora è o.k. Fai una cosa: la vedi quella porta lì? Di lì si va in garage. Aprila e fermati sul pianerottolo… Ammiratore: D’accordo. «GNEEEEEEEGH» (rumore cigolante di porta che si muove) Ammiratore: Manuel, ma qui ci sono dei cadaveri, e parecchi anche! Ce ne saranno almeno una ventina sparsi sul pavimento! Manuel: Fammi un favore, girati verso di me e stai fermo immobile per qualche secondo… Ammiratore: Va bene! «BANG!» «RUMBLE-RUMBLE-RUMBLE» (rumore di corpo umano che rotola giù dagli scalini) Manuel: Mamma mia, che puzza che entra da questa cantina! Aveva ragione, forse è venuto il momento che mi liberi di un po’ di quella roba lì giù. Fanno veramente un tanfo nauseante… lo farò domani, adesso non ho voglia.