Opinioni di un CLOWN

le storie d'amore....


Le storie d'amore sono come le scarpe. Le vedi in vetrina e le riconosci tra mille, ti folgorano subito: quelle, voglio quelle. Sono stagioni che passi davanti a vetrine di scarpe e ne hai valutato un numero incommensurabile, ma un paio di scarpe così belle no, non l'avevi mai visto. Sono proprio loro, le tue. Entri tutta contenta nel negozio, sei elettrizzata dall'entusiasmo e ti avventi sul commesso, le vuoi provare, subito subito subito. Il commesso è gentile e ti asseconda, solo un attimo di attesa signorina, vado a prendere il suo numero in magazzino, e finalmente eccole lì sul pavimento, lucide e nuove come solo le scarpe nuove sanno essere. Te le infili e ti sembrano ancora più belle. Vai a vederti davanti allo specchio e trovi che con addosso quelle scarpe i tuoi piedi e le tue caviglie sono irresistibili: sono proprio le scarpe che volevi, le cercavi da sempre... Ti piacciono talmente che decidi di tenertele addosso subito, anche se non stanno affatto bene con l'abbigliamento del momento, e allora dici al commesso di metterti nella scatola quelle vecchie - guardi, me le tengo addosso, sono proprio una meraviglia! (come se al commesso dovesse fregar qualcosa di quanto piacciono quelle scarpe a te). Eri talmente sicura che le avresti prese che non hai neanche chiesto il prezzo, lo scopri alla cassa... Ammazza-ho, ma quanto costano le scarpe di questi tempi? il pensiero ti sfiora solo un attimo: sei trooooooooooooooopppo contenta delle tue scarpe, che importa quanto costano? I primi passi fuori dal negozio sono incerti. Le hai viste e provate e ti sei guardata di qui e di là con addosso quelle scarpe, ma non ci avevi ancora veramente camminato. Il tacchetto è un po' sottile, ti accorgi subito che traballi. Ma non fa niente, sono troppo le scarpe giuste, allora tiri su la schiena, petto in fuori e sorriso stampato in faccia: si va avanti, son perfette! E intanto ti dici: ma quanto sto bene con queste scarpe! Hai l'impressione che tutti ti guardino per strada, e in effetti ti guardano, trasmetti elettricità a 10.000W, sei l'immagine stessa della felicità. Che importa se un po' traballi? Appena a casa telefoni all'amica per dirglielo che hai preso un paio di scarpe nuove - anzi no, che dico, sono le scarpe della mia vita! Giovedì lo dirai anche all'altra amica... Alla mamma no, alla mamma è meglio non dire niente, non le piacciono mai le scarpe che mi prendo. Poi le riponi con cura nell'armadio, ci metti dentro la pallottola di carta per non farle deformare e intanto pensi: chissà perché proprio queste scarpe? chissà perché questo colore? e questa volta, così alte? cosa vorrà dire? che parti sono queste scarpe di me? Dopo qualche giorno ti spunta una vescica sul tallone: ach... ma sono strette! No, non è che sono strette, è che i piedi si devono adattare alle scarpe e le scarpe devono pian piano prendere la forma dei piedi, e ci vuole un po' di tempo. Le metto lo stesso, basta un cerotto. E avanti, con le tue belle scarpe ancora nuove e fiammanti, a sfidare il mondo a colpi di sorriso. Non ti sei mai sentita così "a posto". Passa un po' di tempo e le scarpe perdono un po' di pellicina sulla punta, si cominciano a rovinare. E poi sei stufa, insomma, di mettere tutti i giorni quelle scarpe e ti vien voglia di cambiare - ma ormai sono le uniche che ti piacciono e dove le trovi più un paio di scarpe così? Poi un giorno ti trovi a passare in via San Maurilio e lì cominciano i veri problemi. Finora avevi camminato solo su marciapiedi più o meno regolari, qui invece i lastroni del pavè sono talmente dissestati che con quel tacchetto fai addirittura fatica a stare in piedi, ogni passo è una tortura. Basta, queste scarpe non le sopporto più! Non pensi che non è colpa delle scarpe, ma della strada, e che potresti semplicemente cambiare percorso: no, secondo te è solo colpa delle scarpe. A questo punto hai due scelte possibili: le chiudi nell'armadio e non le guardi più, ne troverai sicuramente un altro paio che ti piace da qualche altra parte, oppure insisti per vedere se sono proprio importabili o se invece, prendendo la forma del piede, smetteranno di farti male e se, aggiustandole quando si rovinano, saranno sempre come nuove e se, cambiando percorso, ti staranno sempre bene come il primo giorno, anche con quel lieve traballare (o forse proprio per quel lieve traballare, che ti fa sentire i piedi vivi, e tutta te stessa viva e una sola cosa con le scarpe e con loro). Non è sempre colpa delle scarpe. Ma quando non hai l'umiltà di scegliere il percorso giusto e la pazienza di aspettare che si adattino bene al tuo piede, e la costanza di farle riparare se si rompono, allora sì, prenditela pure con le scarpe. Anche se come quelle, te lo senti, non ne troverai mai più. E infatti ogni paio di scarpe è unico e indimenticabile. Anche per chi ne ha avuti parecchi.