Amore cristiano

LE VACCHE MAGRE


di C. H. Spurgeon "Ora le vacche brutte di aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse" (Genesi 41:4) Il sogno del Faraone è stato troppo spesso la mia esperienza di vita quotidiana. I miei giorni di pigrizia hanno rovinosamente distrutto tutto ciò che avevo fatto nei tempi dello zelo; le mie stagioni di freddezza hanno spento tutto il calore dei miei periodi di fervore ed entusiasmo; e le mie crisi di mondanità mi hanno rigettato indietro dai miei progressi nella vita divina. Ho bisogno di stare attento alle preghiere scarne, alle lodi scarne, ai doveri carenti, alle esperienze scarne, perchè questi si divoreranno il grasso del mio conforto e della mia pace. Se trascuro la preghiera anche solo per un breve tempo, perdo tutta la spiritualità che avevo raggiunto; se non traggo nessun rifornimento dal cielo, il vecchio grano nel mio granaio presto sarà consumato dalla carestia che imperversa nella mia anima. Quando i bruchi dell'indifferenza, i vermi della mondanità, e i vermi marci dell'auto-indulgenza, lasciano il mio cuore completamente desolato, e fanno languire la mia anima, tutta la mia precedente fertilità e crescita nella grazia non giovano più a nulla. Quanto dovrei essere ansioso di non avere giorni di scarna carnalità, né ore deplorevoli! Se ogni giorno camminassi verso l'obiettivo dei miei desideri dovrei raggiungerlo presto, ma la la regressione può tenermi ancora lontano dal premio della mia alta chiamata, e derubarmi dei progressi che avevo faticosamente compiuti. L'unico modo in cui tutti i miei giorni possono essere come le "vacche grasse", è quello di nutrirli nei giusti pascoli, passandoli con il Signore, al Suo servizio, nel Suo timore, e nelle Sue vie. Perché ogni anno non dovrebbe essere più ricco rispetto a quelli passati, in amore, e utilità, e gioia? Mi avvicino alle colline celesti, ho avuto più esperienze con il mio Signore, e dovrei essere sempre di più come Lui. O Signore, tieni lontano da me la maledizione della magrezza dell'anima; fà che io non debba gridare: "La mia magrezza, la mia magrezza, guai a me!" ma che l'anima mia possa essere ben nutrita nella Tua casa, affinchè io possa lodare il Tuo nome. Tradotto da: Consapevoli nella Parola http://consapevolinellaparola.blogspot.it/p/una-parola-per-oggi.html Buona domenica e buona meditazione a tutti! da "Meditazioni del mattino e della sera" - di C. H. Spurgeon "Ora le vacche brutte di aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse" (Genesi 41:4) Il sogno del Faraone è stato troppo spesso la mia esperienza di vita quotidiana. I miei giorni di pigrizia hanno rovinosamente distrutto tutto ciò che avevo fatto nei tempi dello zelo; le mie stagioni di freddezza hanno spento tutto il calore dei miei periodi di fervore ed entusiasmo; e le mie crisi di mondanità mi hanno rigettato indietro dai miei progressi nella vita divina. Ho bisogno di stare attento alle preghiere scarne, alle lodi scarne, ai doveri carenti, alle esperienze scarne, perchè questi si divoreranno il grasso del mio conforto e della mia pace. Se trascuro la preghiera anche solo per un breve tempo, perdo tutta la spiritualità che avevo raggiunto; se non traggo nessun rifornimento dal cielo, il vecchio grano nel mio granaio presto sarà consumato dalla carestia che imperversa nella mia anima. Quando i bruchi dell'indifferenza, i vermi della mondanità, e i vermi marci dell'auto-indulgenza, lasciano il mio cuore completamente desolato, e fanno languire la mia anima, tutta la mia precedente fertilità e crescita nella grazia non giovano più a nulla. Quanto dovrei essere ansioso di non avere giorni di scarna carnalità, né ore deplorevoli! Se ogni giorno camminassi verso l'obiettivo dei miei desideri dovrei raggiungerlo presto, ma la la regressione può tenermi ancora lontano dal premio della mia alta chiamata, e derubarmi dei progressi che avevo faticosamente compiuti. L'unico modo in cui tutti i miei giorni possono essere come le "vacche grasse", è quello di nutrirli nei giusti pascoli, passandoli con il Signore, al Suo servizio, nel Suo timore, e nelle Sue vie. Perché ogni anno non dovrebbe essere più ricco rispetto a quelli passati, in amore, e utilità, e gioia? Mi avvicino alle colline celesti, ho avuto più esperienze con il mio Signore, e dovrei essere sempre di più come Lui. O Signore, tieni lontano da me la maledizione della magrezza dell'anima; fà che io non debba gridare: "La mia magrezza, la mia magrezza, guai a me!" ma che l'anima mia possa essere ben nutrita nella Tua casa, affinchè io possa lodare il Tuo nome. Tradotto da: Consapevoli nella Parola http://consapevolinellaparola.blogspot.it/p/una-parola-per-oggi.html