Sincero significa, letteralmente, senza cera. Molta gente, nell'epoca d'oro di Roma, viveva in sontuosi palazzi di marmo. Gli operai disonesti, quando una pietra si scheggiava, riempivano la crepa con un tipo di cemento chiamato cera, che era un'imitazione del marmo. Per un certo periodo di tempo l'inganno non veniva scoperto, ma poi la cera si sgretolava, rivelando l'espediente. Divenne quindi necessario inserire nei contratti una clausola che dichiarava che il lavoro sarebbe stato svolto sine cera, senza cera, appunto. La stessa qualifica era ostentata per distinguere i vasi intatti da quelli in cui eventuali crepe erano state cementate con la stessa sostanza. L'origine di questo termine esprime molto bene le qualità di una vita descritta con questo aggettivo: vera, autentica, genuina al cento per cento, non mescolata con altro. Una persona sincera non inganna, è leale. Non ha nulla da nascondere. L'insincerità, in qualunque forma si manifesti, rovina la bellezza della vita. Bisogna guardarsi dalle false dichiarazioni di amicizia. Anche di fronte all'ostentazione di alcune esperienze religiose spettacolari siamo chiamati a rivelare la maschera di una spiritualità fittizia. Ricordiamo bene con quali aspre parole Gesù denunciasse l'ipocrisia. Questo fu l'unico peccato del quale Egli non parlò con espressioni benevole né in termini compassionevoli. In molte parti della Scrittura siamo messi in guardia dalla falsità. Siamo chiamati ad avere una fede non finta e a mostrare un amore genuino per i fratelli. Dobbiamo amare senza ipocrisia. Pochi mali provocano più danno alla causa di Cristo dell'insincerità di quanti professano di essere Suoi amici. Lo spirito della verità deve abolire ogni intento mistificatorio. La sincerità dona autorità e forza alla nostra testimonianza diversamente, nulla potrà disarmare la critica di coloro che denunciano la nostra finzione. A cura di: Consapevoli nella Parola http://consapevolinellaparola.blogspot.it/p/una-parola-per-oggi.html
AFFINCHE' SIATE SINCERI ED IRREPRENSIBILI PER IL GIORNO DI CRISTO (Filippesi 1:10)
Sincero significa, letteralmente, senza cera. Molta gente, nell'epoca d'oro di Roma, viveva in sontuosi palazzi di marmo. Gli operai disonesti, quando una pietra si scheggiava, riempivano la crepa con un tipo di cemento chiamato cera, che era un'imitazione del marmo. Per un certo periodo di tempo l'inganno non veniva scoperto, ma poi la cera si sgretolava, rivelando l'espediente. Divenne quindi necessario inserire nei contratti una clausola che dichiarava che il lavoro sarebbe stato svolto sine cera, senza cera, appunto. La stessa qualifica era ostentata per distinguere i vasi intatti da quelli in cui eventuali crepe erano state cementate con la stessa sostanza. L'origine di questo termine esprime molto bene le qualità di una vita descritta con questo aggettivo: vera, autentica, genuina al cento per cento, non mescolata con altro. Una persona sincera non inganna, è leale. Non ha nulla da nascondere. L'insincerità, in qualunque forma si manifesti, rovina la bellezza della vita. Bisogna guardarsi dalle false dichiarazioni di amicizia. Anche di fronte all'ostentazione di alcune esperienze religiose spettacolari siamo chiamati a rivelare la maschera di una spiritualità fittizia. Ricordiamo bene con quali aspre parole Gesù denunciasse l'ipocrisia. Questo fu l'unico peccato del quale Egli non parlò con espressioni benevole né in termini compassionevoli. In molte parti della Scrittura siamo messi in guardia dalla falsità. Siamo chiamati ad avere una fede non finta e a mostrare un amore genuino per i fratelli. Dobbiamo amare senza ipocrisia. Pochi mali provocano più danno alla causa di Cristo dell'insincerità di quanti professano di essere Suoi amici. Lo spirito della verità deve abolire ogni intento mistificatorio. La sincerità dona autorità e forza alla nostra testimonianza diversamente, nulla potrà disarmare la critica di coloro che denunciano la nostra finzione. A cura di: Consapevoli nella Parola http://consapevolinellaparola.blogspot.it/p/una-parola-per-oggi.html