Amore cristiano

GLORIFICARE DIO


"Poiché a voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui." (Filippesi 1:29) Non siamo sempre in grado di sapere in quali ambiti possiamo glorificare Dio nel modo migliore. Può essere nel lavoro, forse in un'attesa paziente e coraggiosa. Può essere nella sofferenza, oppure in un servizio nascosto e appartato, che probabilmente nessuno riconosce. Forse Dio ci ha chiesto un'ubbidienza silenziosa, l'assistenza di una persona malata che si trova al nostro fianco. Ad alcuni chiede la fatica fisica che altri non sono disposti ad affrontare, ad altri il carico di ansie che accompagna l'assunzione di responsabilità gravose. E' meglio, quindi, lasciare a Dio la scelta del modo in cui dobbiamo servirLo e onorarLo. L'usignolo glorifica Dio innalzando il proprio dolce canto, il fiore emanando un profumo soave. Maria lodò Cristo sedendosi ai Suoi piedi, Marta servendoLo. Se ci preoccupiamo di fare soltanto la Sua volontà, faremo sempre la cosa migliore. La fede non può ridursi a un corollario di teorie, né ci è consentito circoscriverla a un complesso di dottrine e di regole. Credere in Dio vuol dire lanciare il nostro cuore nel servizio e coinvolgere le nostre energie in un impegno consacrato per la causa del Salvatore e questo può significare tribolazione. La vera fede è quella di un uomo in lotta per la causa del cielo, che non indietreggia di fronte agli attacchi del nemico e che non si fa intimorire dalla pressione che proviene dall'esterno. La fiducia intesa biblicamente non andrà mai disgiunta dalla sofferenza, dal travaglio interiore, dagli affanni dell'animo. Chi ambisce a raggiungere fin d'ora uno stato beato e sereno non sa nulla di Stefano, di Paolo, di Pietro, di Giacomo e di tutti gli altri intrepidi uomini di Dio il cui esempio riempie le pagine del Nuovo Testamento. A cura di: Consapevoli nella Parola http://consapevolinellaparola.blogspot.it/p/una-parola-per-oggi.html