MAURYS

Post N° 35


E il treno correcorre lontano sui binari della vitalungo la strada del mio dolore.Va via velocementeproprio come i miei anni,il mio tempo che scorre.Dai vetri del finestrinovedo montagne invalicabili di paure,pianure non più verdi di speranze invecchiate,laghi salati di pianto amaro.Vedo fiumi, violente cascate trascinare via tutto quanto,mari in tempesta come i miei pensieri irrequieti.Vedo gallerie coprire il sole come i miei momenti bui, miraggi di felicità nei deserti della mia esistenza,il cielo dove non ho mai volato,lontane isole esplorate solo nei sogni,nebbia lontana e foschie senza amore, senza fortunae poi file di alberi e nuvolepassare come un susseguirsi di emozioni,paesi e città fuggire malinconicamentecome i ricordi più belli,prati verdi dove correvo sull'erba da bambino,rivedo mia madre aspettarmi a braccia aperte,odo nel vento la sua voce che mi chiama.Il treno correla sua corsa senza finesenza ritorno, senza fermateed io via con luim'allontano sempre più senza sapere dove andròcerto di perdermi solocome un vagabondo senza famiglia.Addio casa mia d'infanzia!Addio amici della mia adolescenza!Addio giovinezza perduta per sempre!Quanta struggente nostalgia mi avete lasciato!Com'è triste non poter tornare indietro!Ma perchè la vita è una corsa continua?Perchè la fine di un viaggio non c'è mai?Mi fermerò soltantoquando giungerà l'autunno con la sua folata gelida,come foglia ormai ingiallita,sarò strappata dal mio albero,trascinata nel vento.