conflitto

SINISTRE CONTRADDIZIONI


Io voto Berlusconi.Non se ne fa mistero e chi conosce il mio “internet nick” o che ha frequentato qualche volta questo blog, sa che lo dico apertamente e senza tanti giri di parole.Tante volte, come è giusto che sia, incontro in rete ed in giro per gli altri blog contestazioni, anche forti, o confronti “coloriti” al mio modo di pensare ed alla mia schiettezza, tante volte spudoratamente partigiana, ma questo (come dice qualcuno) “ è il sale della democrazia “.La diversità di opinione mi piace ed è certamente un elemento stimolante per continuare il confronto.La diversità di opinione e di azione politica dovrebbe rappresentare un “altro modo” di vedere ed intendere la stessa problematica, le sue risoluzioni e le possibili alternative sociali da attuare.La sinistra italiana, reduce da una sonora sconfitta elettorale, si è sempre posta come alternativa politica e sociale da contrapporsi alla, sempre teorizzata ma di fatto mai verificatasi, supremazia ed egemonia cattolico/liberal/papale della DC , e suoi eredi, degli ultimi 60 anni.Alternativa dovrebbe significare qualcosa che sia diverso, opposto e contrapposto seppur lecito e consentito, qualcosa che sia il cambiamento ad uno stato di fatto non confacente alle esigenze, ciò che si pone, cioè, come soluzione a quello che c’è.La politica non ha mai goduto dell’aggettivo di “ onesta ”, sin dai tempi dei Romani, il Senato era abitato da illustri nomi ed illustri politici che non esitavano a vendersi pur di ottenere qualcosa in cambio e dietro di loro argute “femmine” pilotavano le sorti di Roma.Chi non ricorda la fine che fu riservata al Giulio Cesare, grande condottiero, barbaramente ucciso per soli fini di accaparramento di potere ?Non ci meraviglieremo se oggi ritroviamo nel nostro Senato battaglie politiche, certo non sanguinarie come quella di Cesare, ma sempre condite dall’ acre sapore del discutere talvolta di argomenti che sono semplice frutto di interessi di alcuni, fatti passare per interessi comuni.Il cosiddetto “senso di responsabilità”, sempre invocato da tanti, mi sa sempre di esclusiva dialettica raggirante per dire un qualcosa che non si vuole dire ma che nei fatti è la peggiore soluzione ai problemi in discussione.Una sorta di raggiro, condito da profonde contraddizioni è la struttura portante del pensiero politico della sinistra di oggi e di quella di ieri.Mi spiego meglio.In assoluto il pensiero portante della sinistra, teologicamente parlando se mi consentite il termine, potrebbe essere un pensiero dalle caratteristiche perfette.Potrebbe essere, quindi, la soluzione alle problematiche sociali avendo cura della salvaguardia dei deboli e degli indifesi, dei poveri e dei diseredati, degli indigenti e degli anziani, degli operai e delle esigenze di un popolo femminile alla disperata ricerca della possibilità di “far famiglia”……Ma non è così.La sinistra di oggi, ma quella di ieri è sempre stata uguale, impersona e si identifica in persone che hanno già tutto, persone che hanno raggiunto una posizione sociale medio alta, che hanno una serie di privilegi che nessuno oserà mai mettere in dubbio, che hanno una forza contrattuale alta e tale da “incutere rispetto”, non hanno nessun obbligo di rendiconto del proprio operato e possono “far festa” come e quando gli pare.Questa sinistra ha dell’assurdo.C’è da chiedersi perché l’operaio che votava storicamente per la sinistra e che oggi è veramente “l’ultima ruota del carro”, dimenticato dai suoi stessi paladini, dovrebbe continuare a votare per la stessa parte politica cui si rivolge chi ha i privilegi di cui sopra ?Ovvio che il crollo della sinistra è strutturale e non ideologico.Ma quando cede la struttura di un impalcatura tutti coloro che ci sono sopra cadono.Lo strappo interno di PRC con l’elezione di Ferrero alla direzione del partito è il sintomo di una lontananza maestosa dai problemi della gente.Un estremismo anacronistico che politicamente è un suicidio.Ferrero, le cui origini politiche sono ben note, porterà alla scomparsa del partito ed al disgregarsi di un pensiero innovatore e mediano che stava percorrendo la spina dorsale di una formazione che mai si sarebbe sognata di governare un paese, che lo ha fatto solo con l’aiuto e la complicità del PD e che non ha saputo sfruttare l’occasione per l’attaccamento di alcune figure, alla ideologia imbalsamante da cui proviene il loro pensiero.Prima della caduta dell’ultimo (nefasto) governo Prodi, molti ipotizzavano almeno un decennio di assenza della sinistra dai banchi e dal comando dell’Italia.Dopo questo strappo, non so se dieci anni basteranno.L'alternativa alla sinistra ? La sinistra !! Cioè : non esiste alternativa.