Creato da mavermax il 27/03/2009

sogno e realtà

tutto può avverarsi

 

 

oltre il tempo

Post n°15 pubblicato il 05 Luglio 2011 da mavermax
Foto di mavermax

...il vento soffiava leggero e mi impediva di ascoltare tutto ciò che c'era in torno... la luce, che piano andava via, lavava un paesaggio che un attimo prima sembrava dipinto su una tela di emozioni...
...è strano come delle volte riesco a non farmi domande.. come a volte riesco a non pensare.. oppure a congelare i pensieri e sniffare tutto ciò che vedo.. poi.. oggi... l'aria era talmente bella che il suo accarezzare il pesaggio avrei potuto vederlo anche ad occhi chiusi...
...lo so.. anche in questo momento.. ne sono pienamente cosciente.. ne ho da tempo la piena coscienza che i quasi infiniti minuti che attraversano la nostra anima, sono colori di un calendoscopio, dove tirarne fuori uno diventa un'impresa ardua... ma non è un motivo valido per... per non sprofondare nel mio divano rosso.. per non distendere le gambe sulla sedia.. per non accendere il pc.. e scrivere senza una meta ben precisa..
Infatti sono qui!... a sfiorare tasti neri in una tastiera silenziosa con la certezza che qualcosa ne esca fuori.. come oggi.. mentre viaggiando, lo scenario si inventava, davanti a me, ad ogni secondo, lasciandomi l'arduo compito di coglierne le migliori sfumature...
Oggi era un pomeriggio come tanti.. toccava solo a me ridipingerlo nella mia mente e dargli un valore che rimanesse incastonato nei miei ricordi per fare di momenti anonimi, foto da applicare delicatamente in un album...
Spesso mi piace descrivere emozioni fatte di mani... di occhi... di pelle e di sguardi che piano iniziano a suonare le corde più delicate della nostra anima... e mi piace anche perchè nella vita ci sono altri momenti nei quali le diversità rendono ancora più speciali attimi che riusciamo a colorare...
Ma soprattutto... adoro fermare la mia età e socchiudere gli occhi.. per respirare la stessa aria che mi sorprendeva quando, da piccolo, avevo tutto un mondo da scoprire..
Ora sono più sereno... ora sono molto più piccolo di ieri.. ora, soprattutto, sono molto più felice.. e solo perchè riesco ancora a chiudere tutto fuori per rimanere fermo a vedere come un paesaggio riesca a muoversi seguendo una luce che sembra scappare... ed il tutto senza una sola domanda... perchè spesso la vita non è fatta di domande ma di sole risposte....

 
 
 

momenti..

Post n°14 pubblicato il 11 Marzo 2010 da mavermax
Foto di mavermax

Ecco fatto… mi sono appena preso il caffè… e.. di conseguenza, mi sono acceso una sigaretta.. ho appoggiato il pc sulle gambe e.. come d’incanto le dita iniziano a danzare sui tasti.. formando parole e pensieri.. ma soprattutto iniziano a disegnare un’emozione.. a delinearla.. a crearla… ma non un’emozione qualsiasi.. un’emozione quasi unica.. un’emozione di piccoli minuti legati tra loro da respiri.. sospiri.. un’emozione dai sapori e colori caldi..
 Ci eravamo incontrati andando contro ogni convenzione.. ci eravamo presi per “mano” quasi per caso.. ci eravamo inseguiti in un gioco semplice e vorticoso.. e tutto fino a quando non avevamo “azzardato” di passare una sera insieme.. ma non una sera qualsiasi.. era una in particolare.. una di quelle dove decidi di spegnere tutti i telefoni.. una serata dove riesci a prendere il coraggio per mano e cancellare di colpo sia il passato ma soprattutto il futuro.. e, come i migliori momenti che rimangono nella memoria della vita, eravamo li.. in cucina.. solo noi.. io e lei in quella casa di campagna… isolati da tutto…e da tutti… solo noi.. All’inizio non ci arrendevamo all’idea.. poi.. ci siamo guardati… e ci siamo messi a ridere… a scherzare… a parlare.. a sorpenderci… come se quella sera fosse la prima di una vita..
Io ai fornelli.. lei seduta al tavolo.. io indaffarato e lei meravigliata.. Non so se fuori pioveva o c’erano le stelle.. non so nemmeno a che ora abbiamo iniziato il tutto… so solo che stavamo davvero bene… stavamo bene messi lì.. senza ne arti e ne parti.. a goderci attimi preziosi come perle.. e cogliere istanti come fiori a primavera.. donarci momenti come se fossero gli ultimi di una vita.. ed i primi di un’altra.. sempre con allegria.. sempre a scherzare.. con un’ironia che… presto si veste di piccoli doppisensi.. trasformando piano.. lentamente.. un’aria allegra.. in una più intrigante.. una più seduttiva.. ma.. ora siamo a tavola.. i nostri sguardi si incrociano.. diventano complici... i nostri pensieri si sfiorano e.. iniziano ad allearsi.. le nostre voglie si bendano e si abbracciano… fino a l’ultimo sorso di vino rosso dal calice.. vino che piano fa incontrare le nostre mani.. e, con gli sguardi che dicono più di ogni cosa, rimaniamo a sfiorarci… ed in torno solo silenzio che parla per noi e.. ci alziamo.. i nostri visi sono a pochi centimetri.. i nostri respiri non hanno più padrone.. i nostri istinti ci conducono verso un’altra stanza… apriamo la porta.. la oltrepassiamo.. ma.. prima ci siamo denudati di tutte le formalità che la vita ci impone… ci svestiamo di tutte le maschere che solitamente portiamo.. lasciamo dietro quella porta ogni tabù.. ogni freno.. quasiasi cosa che possa limitare una sera che limiti non deve avere.. e che nessun indumento potrà deviare.. entriamo come abbiamo voglia di entrare.. e.. ci chiudiamo dentro.. solo noi.. solo noi due per poi abbandonarci a mani che piano scivolano.. a baci che scendono come pioggia.. a pelle che viene svelata come terra al sole.. a respiri che si fanno più affannosi.. a pupille che vorrebbero divorare sempre di più… a corpi che si intrecciano.. parole che si sussurrano e ri rompono… voglie che si chiamano ed incollano.. in un turbine che sembra non avere più fine.. che sembra non essere mai esistito.. a piaceri quasi mai scoperti prima.. a godere l’uno dell’altra come volevamo fortemente.. in una notte che sembra non esistere nel tempo… per poi abbandonare i nostri corpi quasi esausti.. quasi stremati… dolcemente sfiniti.. ma pieni di vita.. e soprattutto sazi.. sazi di noi quasi come mai.. passando dall’estasi ad un sonno profondo senza che ce ne accorgessimo.. con ancora i nostri corpi nudi.. con ancora i nostri corpi intrecciati.. con ancora i nostri corpi fusi un uno solo.. fino a quando.. una leggera luce inizia a filtrare da delle piccole fessure delle tapparelle non perfettamente abbassate.. accarezzando ciò che è stato.. ciò che ancora è… io sprofondato nel cuscino.. e svuotato da emozioni che mi hanno rivoltato come un calzino.. in istati che abbiamo gustato con la passione di pochi.. e lei con ancora sulle labbra i sapori di una magia.. magia che piano le fa allungare un braccio.. facendolo incontrare con il mio corpo.. per.. risvegliarne anche le emozioni.. emozioni che si riaccendono allo scorrere della pelle… e.. i miei occhi che piano si schiudono al sentire delle sue labbra su di me.. labbra delicate.. labbra leggere… che piano leggono ogni centimetro.. che delicatamente si riprendono le vibrazioni da dove si erano addormentate… Avverto… risocchiudo gli occhi… e ascolto la musica che solo quei brividi di quel momento riescono a dare.. solo quel momento riesce a riempire.. mentre le mie mani iniziano a percorrere un corpo che piano e nuovamente si offre a me… per dirmi che ancora una volta... sto vivendo…

 
 
 

viaggio

Post n°13 pubblicato il 07 Dicembre 2009 da mavermax
Foto di mavermax

Ed eccoci… eccoci qua… ancora una volta… tutti insieme… ancora una volta con il fatidico traguardo che inizia a schiarirsi davanti a noi.. e.. come ogni anno… questo è il tempo dei bilanci.. So benissimo che non sono proprio il tipo da resoconti… da tirare le somme.. Il mio viaggio lo conduco guardando bene avanti… e non troppo alla strada che ho fatto… Ma in questi casi.. in questa piccola piazzola di sosta… tra un caffè ed una sigaretta… uno sguardo lo si butta sempre a ciò che è stato… e, per quando mi riguarda, il mio anno è passato come lo abbiamo passato tutti.. tra alti e bassi… tra gente che ho conosciuto e persone che non rivedrò mai più… e se proprio devo portarmi qualcosa nell’anno nuovo… mi piacerebbero solo dei piccoli dettagli… piccoli singoli minuti… piccole singole percezioni… che possono essere mille di una persona sola… o uno di ogni singola dei mille… ed a questo punto… apro la porta al mio vorrei… al mio “se potessi”…
Ora  inizio a mettere le mani con le dita incrociate dietro la testa… socchiudo leggermente gli occhi… e penso.. ricordo… e se potessi rinchiuderei nella mia valigia
quel profumo del mattino…
odore di casa e cornetti caldi..
quel suo guardarmi mentre facevamo l’amore..
mentre sentivo caldo…
quel suo modo di non riuscire a fissarmi…
quella sua timidezza che si frantumava in pochi secondi…
quel suo apparire dalla porta come una luce…
quel suo corpo stranamente bello…
quell’accento che rendeva tutto surreale…
quel suo sfidarmi…
quel momento nel quale si è abbandonata come una barca nel mare…
quell’attimo di imbarazzo…
dopo il detto e prima del fatto….
quella prima volta che l’ho vista…
quel suo sorriso…
e quell’abbraccio che sapeva di tutto…
e le mani sui suoi fianchi…
quel suo muoversi mentre ascoltavamo una canzone…
quell’immagine di lei distesa nel letto…
quel suo prendere possesso di me…
quel suo mostrarsi inevitabilmente sensuale…
quei suoi insostituibili respiri…
quel lungo viaggio in macchina… da solo… con tutti gli attimi che mi si attaccano come francobolli… come cicatrici… come linee di un quadro… con gente senza volto e senza nome… persone che possono essere mille ed una sola… gente che è diventata emozione… brivido lungo la schiena… sapore di buono in bocca... se potessi riprenderei solo piccoli istanti… ma… ma quegli istanti sono già in me… e non andranno via… nemmeno con questo anno che sta per andare via… Guardiamo avanti ma… siamo e sono frutto del mio passato… frutto di quei respiri… di quei brividi… di questa vita… vivo delle mie stesse lacrime… che bevo… che assaporo… come ogni singolo istante vissuto… come ogni singolo brivido percepito… nell’attesa che altri ne verranno… che altri stanno già aspettando… e… il prossimo anno, forse, racconterò… e… magari saranno le stesse… ma saranno migliori…

 
 
 

a volte..

Post n°12 pubblicato il 27 Novembre 2009 da mavermax
Foto di mavermax

A volte socchiudo gli occhi ed inizio ad immaginare… altre volte riesco a farlo ad occhi aperti… alcune volte, invece, sogno di momenti incantevoli… Ci sono situazioni, nella vita,  che non hai mai immaginato… non hai mai sognato… dei momenti che dopo non riesci proprio a credere che li hai vissuti… e… dopo un po’, credi che siano stati nei sogni… delle immaginazioni… frutto della tua sola fantasia.. come quando un giorno lessi di un volo… un volo che portava da me… un volo come ce ne sono a decine ogni giorno… e in tutti i giorni… ma… quel giorno.. quel volo,era  diverso.. fu un volo unico… un volo che non dimenticherò.. e non dimenticherò solo perché c’ero io ad aspettare… ad attendere.. a far si che il cuore mi pulsasse in gola… a far si che il sangue iniziasse a scorrere più velocemente… mentre iniziavo a vedere i passeggeri, che appena scesi, si dirigevano verso il nastro trasportatore… ma… non la vedo… non riesco a distinguerla tra la fiumana che va verso l’uscita… Scruto ogni singola persona… attenziono ogni dettaglio… ripercorro gli elementi saldati nella mia memoria… poi… d’un tratto.. il flusso scema… finisce… e… eccola… è l’ultima… e va con passo elegante e delicato… si guarda intorno… si ferma… la guardo ancora un po’… e penso: “è davvero qui!…” Corro verso l’uscita… l’aspetto… ma.. ancora non arriva… e nel frattempo inizio a vedere i primi abbracci… i primi incontri… mentre… come un profumo… come una brezza estiva eccola arrivare… si guarda intorno… mi cerca… io la fisso.. lei mi guarda… ferma il suo sguardo sul mio… ed è proprio in questo momento che tutto attorno sembra svanire… sembra non esserci… sembra non essere mai esistito.. siamo noi… solo noi.. lei accenna un sorriso… le vado incontro… ecco… ora siamo vicini… ora posso stringerle le mani… ora posso conoscere la sua anima… e tutto intorno sembra incantato da noi… Ci fermiamo solo un po’ per prenderci un caffè… e poi.. ci ritroviamo in macchina.. uno accanto all’altra… in un silenzio ovattato… quasi asettico…  interrotto solo dai suoi sguardi… e dal mio fare per descriverle ciò che abbiamo accanto.. ma  a lei.. non interessa proprio… a lei piace solo poggiare il suo sguardo su di me… sguardo che mi segue… mi accarezza… mi colore la mente.. anche mentre, a casa, inizio a preparare… inizio a prendermi cura di lei… inizio a sentire mille emozioni che avvolgono l’aria… la mente… e si trasformano in brividi lungo la schiena… musica che suona nell’immaginario.. quando a tavola le nostre mani si incrociano… si cercano.. si trovano… ed in quella danza anche nostri volti si avvicinano.. si sfiorano.. iniziano a conoscersi… e poi… poi un leggero sfiorarsi con i nostri respiri… con la leggerezza delle nostre labbra… e… i nostri sapori che si incontrano… fino a quando l’emozioni iniziano a traboccare… ad abbracciarsi… a spegnere il mondo fuori… ed accendere mille formicolii lungo il corpo… in un socchiudere di occhi e in respiri affannati… in mani che scivolano.. e corpi che si intrecciano… in fiati mozzati e dita che stringono… in una luce che ci avvolge.. in un tempo senza tempo… un tempo fatto solo di sguardi… mani che scoprono… gusti che si imprimono.. corpi che si fondono.. Mi fermo un attimo… cerco la realtà… vorrei fermare tutto… ma… tutto va inesorabilmente e fortemente avanti… in momenti che… che ora non so più se li ho immaginati.. ho li ho davvero vissuti… ma sono felice che siano comunque nella mia mente… e che, se socchiudo gli occhi, posso ancora credere che siano stati veri…

 
 
 

ore 01.51

Post n°11 pubblicato il 01 Settembre 2009 da mavermax
Foto di mavermax

Ore 01.51           

Cammino scalzo per casa

Cammino e cerco le tue impronte in terra

Le cerco come palmi di mano da baciare

Le cerco come intreccio di dita

Sfioro stipiti di porte e cerco un tuo passaggio

Cerco un anelito di te rimasto incastrato tra angoli di vita reale

Ti cerco tra le lenzuola che ti hanno abbracciata

E che ora sono stracci di memoria

Che tengo cuciti con fili di profumo

Con fili che le emozioni non riescono ancora a sciogliere

Dono queste parole

Dono questi pensieri nati in una notte senza buio

A te che lascerai orme da ricercare

A te che vorrai ancora lasciare fili di vita tra gli stipiti

A te che ti farai abbracciare da lenzuola di sogni

Sogni che la vita non vuole più

Sogni che faccio da sveglio mentre il tempo mi strappa la pelle

Mi ingiallisce i ricordi

E fa della mia anima scorza dura come il pane

Mollica buona e morbida da gustare

Con marmellata di lamponi e frutti di bosco

Da assaporare con respiri di luce e battiti caramellati

Non tardare

Tutto ti aspetta

Tutto ti aspetta da prima che tu nascessi.

 

p.s. non è una poesia… non è una dedica… non è copiata… non è un ricordo… è solo un qualcosa che mi ha svegliato la notte e che ho messo su carta…

 
 
 
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