sogno e realtà

proviamo ad immaginare


Un profilo… anzi migliaia… e poi descrizioni… frasi copiate… parole ed immagini scelte.. a volte a caso.. a volte pensate.. studiate.. corrette.. musiche che accompagnano.. suoni che ricordano… che spesso ci prendono per mano… e poi… poi il sapiente scrivere nello spazio preposto… da riempire con parole che non possono fare a meno di aprire la tua mente all’immaginazione… Siamo in un mondo che immagina… spera.. si augura.. a volte si prova.. in altre non si ha il coraggio.. spesso  diffidiamo.. in alcuni chiediamo consiglio al nostro passato… al nostro corpo.. alle nostre cicatrici… ma… ma non possiamo fare a meno di pensare che ci ricadremo.. che è sempre la solita storia… e la paura di stare bene ci porta ad avvolgerci con la coperta dell’immaginazione… che non è realtà.. che non ci fa male… che fa apparire tutto come noi desideriamo… e se invece sfidassimo il destino sempre come se fosse la prima volta?... e se quel giorno, dopo innumerevoli messaggi, avessi deciso di partire?... e se per una volta avessi messo l’immaginazione di lato ed avrei affrontato ciò che il destino mi aveva proposto…?Il viaggio non doveva essere molto lungo.. ma alcuni imprevisti fecero cambiare i programmi… e fu così che in un ultimo messaggio lessi che mi avrebbe aspettato all’uscita dell'aereporto… ma… devo spegnere il cellulare… sto per decollare… socchiudo gli occhi… e inizio ad immaginare… anzi… continuo…Nella mia mente cerco di posare tasselli che si possano avvicinare il più possibile alla realtà… Lei che mi aspetta… il breve tragitto in macchina… l’arrivo nella sua città… poi io nel mio albergo… lei a casa sua per rinfrescarci un po’… e poi a cena insieme… ma.. sono arrivato… ed ora tocca mettere solo foto di realtà nelle casella vuote che avevo preparato… ed in un attimo tutto è stravolto… appena il tempo di vederla… e rimanere un attimo ad ammirarla… bella.. sensuale… accogliente.. come il suo sorriso.. Ci salutiamo.. non smetto di guardarla… ci avviciniamo alla macchina.. e… ecco che la realtà supera l’immaginazione..: “scusa… non ti ho prenotato l’albergo come avevamo pattuito… ho pensato di rapirti… che ne pensi se per due giorni andiamo insieme in una località non molto lontana? io ho con me già la valigia…”… Le parole mi si gelano… le idee formano un ingorgo all’igresso del pensare… la mani mi si sciolgono… Provo ad ordinare ciò che avevo messo in conto con quello che il destino aveva preservato per me… “va bene… dove andiamo?”..e, ad una mia domanda semplice, una risposta che spiazza… distrae… annega l’ultimo baluardo di programmazione… “non ti da fastidio se dormiamo insieme stasera?”…. Insieme?... no… non credo.. non penso.. non lo so… non so più niente.. e.. a questo punto tiro i remi in barca.. e vedo dove mi porterà il mare…Durante il viaggio non riesco a tirar fuori una sola parola… fortunatamente lei parla anche per me.. ed io rimango ad ammirarla… e, dopo solo meno di un’ora, siamo arrivati… Troviamo un albergo… prendiamo una camera… è già sera… Disfaccio la valigia… cerco di gustare il sapore di un’aria che mi avvolge… un’aria strana… piccante.. che voglio ricordare… il viaggio è stato più lungo del previsto… vado a fare una doccia… E qui… arriva il secondo imprevisto… Sotto un getto d’acqua bollente… chiuso in un metro quadrato.. sento aprire la porta del bagno… ma soprattutto sento la sua voce: “hai bisogno di una mano?”… la risposta è facile.. è elementare… la risposta è matematica… ma questa sera nulla è perfetto.. o forse tutto… Non rispondo… sento richiudere la porta.. ma lei è rimasta fuori… Ora sto meglio… e mi siedo al balcone… lei si adagia accanto a me… sono le 22.30… una luna illumina tutto d’argento… una candela i nostri volti… un leggero vento sposta le nostre emozioni.. emozioni che portano il suo viso a pochi centimetri dal mio… le sue labbra accarezzano il mio collo e sfiorano le mie.. il suo profumo si miscela con il mio.. le nostre guance ad una distanza minima... le nostre mani si cercano… e finalmte le notre labbra si abbracciano.. si toccano… si impadroniscono l’una dell’altro… ed andiamo alla scopera dei nostri sapori… Piano e con occhi socchiusi, ci alziamo… e dopo poco siamo sdraiati su un letto… le mani tremolanti, sfilano lentamente i pochi indumenti che abbiamo.. la mia pelle ora senta la sua… i suoi battiti rimbombano insieme ad i miei… il suo sapore è dentro me… ed ora è  danza… una danza senza musica.. anzi.. la musica sono i nostri respiri che accellerano.. si infittiscono… risuonano nella mente… e nei nostri gesti.. gesti che non controlliamo… gesti mossi dall’istinto… un istinto primordiale… un istinto che ti fa scorrere il sangue fuori dalle vene… ti fa allargare i polmoni mentre senti le mani che ti scorrono per il corpo… mentre senti stringerti fino a farti male… mentre senti una forza che non conosci… ma che ti gestisce come un burattino… ti stacca la mente… e ti muove in movimenti  che portano a contorcerci…  rotolarci… a viverci ancora di più.. in mani che prendono… accarezzano.. scoprono… scivolano… si riempiono..  gambe che si incrociano… che bloccano.. e delicatamente lasciano la presa.. fino a quando… in un attimo.. in un istante preciso… in una frazione di secondo… mi fermo… il mio corpo si ferma… l’aria che ci circonda si arresta… il sudore continua a scendere inesorabile… il mio battito aumenta.. i suoi occhi mi gurdano… mi supplicano.. mi chiedono… ed io l’ha fisso… per un istante che sembra non finire mai… le mie pupille piene di lei… le sue sono incollate alle mie… e… nel momento successivo… senza distogliere lo sguardo… piano… entro nella sua anima… siamo in un corpo solo… il mio respiro ed il suo ora sono un’unica sola cosa… Il caldo non ci lascia.. i nostri movometi lo rendono ancora più pesante.. ma non ci facciamo più caso.. anche quando il sudore fa brillare i nostri corpi... ora d’orati.. con perle che rendono scivolosi anche i pensieri.. le emozioni… i nostri movimenti.. e negli sguardi… che non distogliamo mai per... percorre con brividi lunghi istanti infiniti… istanti che l’immaginazione non poteva prevedere… un’immaginazione della quale la realtà si è presa gioco… ed una realtà che alza la testa fiera di non appartenere che a se stessa e non ad altro…