La riscossa del Sud

Torino 7-8 maggio: per commemorare i nostri caduti delle Due Sicilie


Mentre aspettiamo la data del 7 maggio, giorno in cui nel lager sabaudo di Fenestrelle in Torino, saranno commemorate le vittime dell'0ccupazione piemontese dell'antico Regno delle Due Sicilie, specialmente le migliaia di soldati e ufficiali che non vollero tradire e che furono internati in quella prigione, dove tra stenti e fame perirono, e dove furono consumati i loro corpi nella calce viva.               
Inoltre ancora più attesa la data dell'8 maggio, quando a Torino si raduneranno tutti i meridionali, quelli rimasti nella Patria del Sud, e quelli emigrati al Nord, per opporsi alla riapertura del museo lombrosiano, orrore del razzismo e della spietatezza degli occupanti piemontesi e del loro Re Vittorio Emanuele II, vero macellaio e criminale di guerra.Il museo suddetto è dedicato a Cesare Lombrosi, pseudo psicologo, che con le sue teorie ha alimentato la razzista teoria di popoli superiori e popoli inferiori, anticipando quelle che furono le teorie del nazismo.Questi personaggi, veri criminali da processare in una novella Norimberga, ancora sono onorati e celebrati da questo Stato italiano, che continua ad essere per le regioni meridionali un tiranno e un'occupante. Le prossime celebrazioni del 150 anniversario dell'unità d'Italia, altro non sono che la celebrazione di una ingiusta colonizzazione, della guerra di conquista del sud da parte del nord, che si perpetua nella scelta politica attuale, sono una esaltazione del razzismo nordico.Noi meridionali non vogliamo celebrare, ma solo ricordare, per opporci ad uno stato nemico del popolo meridionale.Qundi meditiamo mentre attendiamo di incontrarci a Torino, quello che è stato il genocidio del Sud, un genocidio mai raccontato.