La riscossa del Sud

GUARDATE, MEDITATE E REAGITE: CON QUEST'ITALIA NON SE NE PUÒ PIÙ!


  Non bastavano le barzellette del 150° anniversario dell'unità d'Italia, queste ipocrite e false celebrazioni di una Patria che non c'è, con tutte le svariate invenzioni di questi politicozzi italioti (e tanto idioti), così talmente assurdi, che difronte ad una popolazione allo sbando, a questa nave in naufragio che è la nazione italiana, alle non poche  e difficili situazioni sociali, morali ed economiche che attraversiamo, invece di mettersi seriamente a  lavoro e trovare soluzioni giuste e precisi, si mettono a giocare la festa dell'unità d'Italia (ma quale unità se siamo sempre più divisi?).Poi la infelice idea della festa nazionale del 17 marzo, giornata infausta e triste per il sud, giornata nella quale un parlamento straniero (quello piemontese), con arbitrio e falso ideologico, dopo i falsificati e vergognosi plebisciti, instaurano ufficialmente il Regno d'Italia (o tirannia come la chiama Gramsci), regno dei corrotti e dei ladri, dei massoni e dei mafiosi, che non è altro che il riconoscimento pubblico del potere del nord sul sud, il colonialismo della gente meridionale.E tra tutte le programmazioni, poi, tra cui l'infelice apparizione del clown Benigni a Sanremo, con quel monologo assurdo e falso, dove riferendosi al Savoia e ai suoi successori (chissà se pensava  anche  a questi di oggi), e a tutti i mercenari eroi del risorgimento, li ha definiti sensazionali e memorabili, e dove ha cantato la canzonetta del Mameli, dopo averne fatto una esegesi vergognosa, eccoci di nuovo a ritrovarci in TV l'inaccettabile pagliaccio savoiardo Emanuele Filiberto e il suo amico Pupazzaro, che addirittura presentano un programma, che ammorberà l'Italia intera per chissà quanto tempo.Nella prima puntata si è iniziata alla grande, con palcoscenico tricolorato (e persino quelli che hanno venerazione per il Tricolore dovrebbero vergognarsi di come è stato trattato) e scenette di cattivo gusto.Vedere la scenetta volgare e stupida che il Principino Cetriolino  e il suo Servitor Pupetto hanno fatto in televisione è stata una vergogna... la barzelletta di Teano continua, e mentre il sud viene affogato dall'immondizia organica, politica, morale e culturale, l'erede del re usurpatore, grazie proprio ai politici e ai massoni che continuano a spalleggiarlo, se ne viene in TV a fare il varietà sull'unità d'Italia, calpestando ancora il nostro sud che dai suoi antenati è stato vilipeso, spogliato, stuprato, saccheggiato... inoltre dal punto di vista artistico, ha beffeggiato e storpiato la bellissima e artistica canzone napoletana del grande Nino Taranto.Ma la cosa importante è, che queste parodie stupide, non sono altro che l'immagine dell'immondizia che sono stati e saranno i Savoia eredi del re macellaio Vittorio Emanuele II, quindi a loro discretito e loro vergogna.... quindi ben vengano le stupidità asinine del gioiello di casa savoia.Vergognoso vedere quei poveri italioti battere le mani a questa parodia dell'imbecillità, purtroppo manca sempre più il buon gusto in questa nazione senza spina dorsale e senza identità.Ma quale la reazione dei patrioti italiani? Così legati alla storia risorgimentale e ai miti dell'unità, forti del loro patriottismo liberal-repubblicano, come fanno ad accettare le stupidità, di chi ancora poco tempo fa ha detto d'esser pronto a fare il re d'Italia?... ma forse voleva dirsi pronto  a continuare ad essere re di questo circo che si chiama Italia?Non se ne più proprio più... SUD SVEGLIATI!!!