L'Icann, l'associazione che assegna gli indirizzi Internet, ha deciso che non ci sarà nessuno dominio .xxx, per i siti con contenuti vietati a minorenni. La proposta era stata avanzata nel 2000 dalla Icm, che avrebbe anche coordinato la concessione del dominio, ma tale proposta è stata bocciata con 9 voti contrari e 5 favorevoli.L'idea era buona, perchè così si poteva rendere accessibile o vietare questi siti, semplicemente contattando il proprio provider, salvaguardando in questo modo i navigatori più giovani, vale a dire i minorenni.Sembrerebbe che siano proprio le società, che producono hard su internet, le più entusiaste di questa sentenza, infatti, così non saranno «ghettizzate» e potranno continuare a lucrare utilizzando il vecchio suffisso .com. Questo settore è l'unico che non subirà mai una crisi, si parla di un giro d'affari stimato di circa 5 miliardi di dollari l'anno.