Maxso's Blog

L’Unione Europea serve solo ai capitalisti


Domenica sera, per non sentire le solite “puttanate” dette dagli ospiti del programma “Controcampo - Diritto di replica”, facevo zapping in cerca di qualcosa d’interessante. Dopo molti minuti di ricerca, ho trovato il programma “Terra!” in onda su Canale 5 che ha attirato la mia attenzione.
Nella puntata in questione, si è parlato dell’ingresso nell’Unione europea della Romania e della Bulgaria, il quale fanno salire a 27 il numero delle nazioni facente parte di questa confederazione. Ho iniziato a guardare la trasmissione quando si è iniziato a parlare della Bulgaria. Fino al 1989 questo paese era il maggior alleato dell’Unione sovietica. Durante il periodo comunista, l’85% della popolazione ha potuto comprare casa. Dalla caduta del muro di Berlino e del comunismo ad oggi, il prezzo delle case è quasi raddoppiato. In sostanza, questo paese è rimasto povero. Infatti, chi guadagna 3 mila e seicento euro all’anno è considerato ricco. A questa cifra arrivano solo 53 mila persone su 8 milioni. La pensione minima è di 47 euro.
Questi poveri sono “risorse” per i capitalisti, il quale approfittano della povertà e fanno della Bulgaria una sorte di Cina europea. Infatti, c’è un imprenditore tessile italiano che nel 2001 ha chiuso uno stabilimento con 220 dipendenti in Italia, per trasferire tutto in Bulgaria. Oggi ha il triplo di dipendenti che aveva in Italia e paga di meno, perché con un stipendio che pagava ad un italiano oggi paga otto bulgari…Ma quel imprenditore non è stato l’unico. Infatti, grazie anche ai fondi europei, mille imprese italiane si sono trasferite in Bulgaria. Mi dite, noi lavoratori italiani come possiamo competere con questi “poveri”?