Maxso's Blog

Le morti bianche


In questi giorni il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, ha sollevato il problema della sicurezza sul lavoro. Nella foto(fonte Articolo 21) è indicato il numero di morti, infortuni e invalidi avuti dall’inizio del 2007 ad oggi. Nel momento in cui scrivo l’articolo, le morti avvenute sul luogo di lavoro sono 286, se si va avanti di questo passo si rischia di superare la drammatica soglia delle 1.141 vittime dei primi nove mesi del 2006.La vita umana conta sempre di meno in questo capitalismo esasperato, dove l’unica cosa che conta è fare soldi in qualsiasi modo. Personalmente penso che la colpa non sia imputabile solo alle aziende, che non adottano adeguati standard di sicurezza, ma anche ai lavoratori “ignoranti”, che pur di guadagnare qualche spicciolo lavorano in condizioni di salvaguardia non ottimali.Dall’articolo “Morti bianche, la strage dei dimenticati” sul quotidiano on-line “La Stampa”, leggo storie agghiaccianti di persone morte o rimaste invalide per
negligenze o errori banali. Quella che più mi ha sconvolto è la fine fatta da Flaviano Satta(27 anni), morto folgorato mentre riparava un palo elettrico delle Fs. La madre ora percepisce solo una rendita di 360 euro al mese, cioè il 20% dello stipendio del povero figlio. Ma vale così poco la vita di un ragazzo?Da quello che ho capito alle aziende interessa sempre meno la sicurezza, quindi tocca a noi lavoratori informarsi e chiedere ai responsabili in materia maggior salvaguardia. Non dobbiamo avere paura di perdere il posto di lavoro, perché a quello c’è sempre rimedio mentre alla vita no…