Maxso's Blog

Generazione senza sentimenti


Spulciando tra i vari giornali on-line, leggo l'articolo “La città delle persone che vivono da sole. A Milano una famiglia su 2 è un single”.In sintesi, nella capitale del lavoro una famiglia su due è costituita da un'unica persona e un residente su quattro vive solo. Questi “solitari” sono giovani professionisti, divorziati, anziani rimasti soli e immigrati regolari. Ma che ci succede?Prima uno degli scopi di ogni persona era trovare un'altra persona per condividere il cammino della propria vita, ora invece si pensa solo al lavoro e a se stessi. L'altro giorno su Skype vengo contattato da una donna e inizio a chattare molto volentieri. Dopo un po' scopro che la tipa ha un ruolo di responsabilità in un'azienda che però la costringe a viaggiare continuamente. Alla domanda “Sei fidanzata?” lei mi risponde “Il lavoro non mi permette di avere impegni sentimentali”.Continuando a chattare avevo sempre più la sensazione che lei, nonostante una paga ottima, era una donna infelice e che le mancasse qualcosa. Mi chiedo, vale la pena per il lavoro rinunciare ai sentimenti e alle passioni?