Dopo vari giorni ho deciso di scrivere qualcosa su un problema serio, quello della riforma delle pensioni, ossia un’altra mazzata per la mia generazione e quelle future.In pratica dal giugno 2008 e fino al giugno 2009 per ottenere la pensione ci vorranno 35 anni di contributi e aver compiuto 58 anni. Poi dal primo giorno di luglio del 2009 saranno introdotte le cosiddette quote, ossi la somma dell’età con gli anni di contributi. Si parte da quota 95 per finire a 97 a partire dal primo giorno di gennaio del 2013. Ecco in dettaglio lo “scalone”:• 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 artigiani e commercianti) dal 1° gennaio 2008 al 30 giugno 2009.• raggiungendo quota 95 (con età non inferiore a 59 anni i dipendenti e 60 gli autonomi) dal 1° luglio 2009 al 31 dicembre 2010. • raggiungendo quota 96 (con età non inferiore a 60 anni e 61 gli autonomi) dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2012.• raggiungendo quota 97 (con età non inferiore a 61 anni i dipendenti e 62 gli autonomi) dal 1° gennaio 2013.Ma non finisce qui, perché dal 2010 saranno rivisti al ribasso i coefficienti che trasformano in pensione la somma accumulata durante la vita lavorativa per chi avrà la pensione con il calcolo contributivo. Questo ricalcolo ricadrà su tutti gli assunti dopo
La mia pensione è solo utopia
Dopo vari giorni ho deciso di scrivere qualcosa su un problema serio, quello della riforma delle pensioni, ossia un’altra mazzata per la mia generazione e quelle future.In pratica dal giugno 2008 e fino al giugno 2009 per ottenere la pensione ci vorranno 35 anni di contributi e aver compiuto 58 anni. Poi dal primo giorno di luglio del 2009 saranno introdotte le cosiddette quote, ossi la somma dell’età con gli anni di contributi. Si parte da quota 95 per finire a 97 a partire dal primo giorno di gennaio del 2013. Ecco in dettaglio lo “scalone”:• 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 artigiani e commercianti) dal 1° gennaio 2008 al 30 giugno 2009.• raggiungendo quota 95 (con età non inferiore a 59 anni i dipendenti e 60 gli autonomi) dal 1° luglio 2009 al 31 dicembre 2010. • raggiungendo quota 96 (con età non inferiore a 60 anni e 61 gli autonomi) dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2012.• raggiungendo quota 97 (con età non inferiore a 61 anni i dipendenti e 62 gli autonomi) dal 1° gennaio 2013.Ma non finisce qui, perché dal 2010 saranno rivisti al ribasso i coefficienti che trasformano in pensione la somma accumulata durante la vita lavorativa per chi avrà la pensione con il calcolo contributivo. Questo ricalcolo ricadrà su tutti gli assunti dopo