Maxso's Blog

Colla, vernici, gas: il nuovo sballo. E' allarme per le "droghe povere"


La nuova emergenza si chiama droga povera. Oppure lo "sniffing". Dilaga tra i minorenni, terrorizza i genitori, preoccupa i presidi e i professori delle scuole. Trielina e acqua ragia, colla, vernici (soprattutto spray) e gas di vario genere vengono inalati da ragazzini di quattordici anni, come facevano negli Anni 80 i ninos de rua, i ragazzi di strada brasiliani. Solo che qui siamo a Milano e i ragazzini che si fanno con la droga dei poveri sono anche i figli della media borghesia. Come Daniele, il liceale trovato due giorni fa agonizzante in un parco accanto a due bombolette vuote di butano per accendini, e morto poco dopo in ospedale. Il papà è dentista, la mamma impiegata. Daniele andava bene a scuola, i genitori non gli avevano mai fatto mancare nulla. Le droghe povere sono una paura fantasma, incontrollabile. Non esiste spaccio, non esistono statistiche, non esiste prevenzione. "Lo sniffing, l'inalazione di sostanze normalmente in commercio, è un fenomeno dilagante e sfuggente, dalle proporzioni incalcolabili - dice il capo della squadra Mobile milanese Vittorio Rizzi-. Perché è l'unico tipo di droga la cui produzione e la cui vendita non costituiscono alcun reato". Le droghe povere più pericolose di tutte sono i solventi organici (come quello che ha usato Daniele) molto diffusi tra gli adolescenti. Il butano per ricaricare gli accendini, i detersivi a base acida, le colle, specialmente quelle industriali. Si trovano ovunque, costano poco e hanno effetti micidiali, sono allucinogeni in grado di "sballare" chiunque per parecchi minuti e provocare devastanti crisi di astinenza. Poi ci sono gli spray (alcuni utilizzano il benzene dell'aerosol), che hanno effetti ancora più violenti e che sono preferiti da un pubblico più adulto. Si pensa infatti che gli effetti vaso dilatatori possano prolungare e intensificare il piacere sessuale. A Milano il procuratore capo per i minorenni Giovanni Ingrascì rilancia l'allarme di qualche mese fa: "Il problema è di ordine sociale. Negli ultimi quattro anni abbiamo notato un aggravamento della situazione comportamentale dei nostri ragazzi. Ormai vivono in un sistema senza punti di riferimento, nel quale l'unica logica è quella dei consumi. E loro consumano compulsivamente di tutto, anche se stessi, in un delirio di autodistruzione". Ingrascì critica anche la classe politica, parole che potranno creare polemiche: "La responsabilità è anche dei politici. Che negli ultimi quattro anni hanno stravolto le regole, imponendone una sola: comanda il più potente, protetto dalla certezza dell'impunità. Togliendo così a tutti e soprattutto ai ragazzi molti punti di riferimento". "Non mi meraviglia più niente, ormai - dice il colonnello dei carabinieri Cosimo Piccinno, comandante provinciale dell'Arma -. I ragazzi si avvicinano alla droga sempre più giovani e in mille modi diversi. Finora sembravano solamente hashish e marijuana il viatico per incontrare le droghe pesanti, adesso abbiamo superato pure questa soglia". Sulla morte di Daniele è partita una inchiesta della procura. Il primo passo, sicuramente il più importante, questa mattina, quando verrà fatta l'autopsia disposta dal pubblico ministero Carlo Nocerino.