Maxso's Blog

Perché non si costruiscono più le case popolari?


Da un po' di tempo il potere d'acquisto degli italiani è calato moltissimo, perché con l'entrata in vigore dell'euro i prezzi sono aumentati, mentre gli stipendi sono rimasti invariati.In particolare in questi ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale il prezzo delle case. Se prima con 200 milioni delle vecchie lire acquistavi una signor casa, ora con 200 mila euro a stento riesci a prendere un monolocale. La maggior parte di noi non ha contanti e quindi siamo costretti a ricorrere a mutui trentennali che in molti casi sono tasso variabile(o inculato). La rata mensile va dai 500 euro in su. In pratica chi prende i fantomatici 1000 euro con un mutuo da pagare vede svanire subito il 50% del suo stipendio. Ma il discorso non cambia se si è in affitto, perché il mensile è più o meno come una rata di un mutuo. Che fare?Non credo che aumentando gli stipendi si possa risolvere questo problema, perché anche 200 euro in più al mese non fanno una grossa differenza. Invece penso che fare una politica di costruzione di case popolari(come lo si faceva fino a 30 anni fa) possa dare di nuovo agli italiani il potere d'acquisto. Una casa popolare costerebbe ad una famiglia 50 euro al mese. Inoltre, ci sarebbe un calo di richiesta nel settore privato che porterebbe una forte riduzione del prezzo. Ma i tipi in giacca e cravatta del mattone permetteranno tutto questo?