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Il “Codice Da Vinci” è un plagio?


L’autore del “Il Codice Da Vinci”, il più grande bestseller della storia(36 milioni di copie vendute), Dan Brown è stato accusato di plagio insieme alla sua casa editrice Random House. Infatti, sembra che le teorie del Codice siano state copiate dal saggio “The Holy Blood And The Holy Grail” di Michael Baigent Richard Leigh ed Henry Lincoln del 1982, che in Italia si intitola “Il Santo Graal”.A fare causa alla Random House sono stati Baigent e Leigh, il quale sostengono che lo scrittore ha copiato consistenti parti del loro saggio uscito 22 anni fa sempre per i tipi della Random House. In particolare, dicono, Brown avrebbe preso interamente dal loro volume la teoria alla base del Codice da Vinci, sulla vera storia di Gesù. Che è questa: Cristo non morì in croce, ma sposò Maria Maddalena, fuggì in Francia ed ebbe dei figli. Una vicenda che andava coperta ad ogni costo e per questo nacquero società segrete come il Priorato di Sion o i Templari: per tenere all'oscuro l'umanità di questo inquietante segreto. Una storia che a suo tempo fece scalpore e che si dipanava attraverso le sorti del sangue di Gesù che andava intreso appunto in senso metaforico come linea di discendenza reale tuttora viva in Francia.Brown ha dichiarato che il Codice si è ispirato a molti fonti diverse; ma se l’Alta corte stabilirà che lo scrittore ha copiato il saggio, questa sentenza potrebbe avere un effetto devastante in quanto verrebbe rinviato l’uscita del film tratto dal romanzo(19 maggio) e si potrebbe stabilire un importante precedente nelle leggi per la tutela del copyright, stabilendo fino a che punto un autore può utilizzare le idee di un altro.Oppure le parti potrebbero anche trovare un accordo, in quel caso, e dividere i profitti, anche se c’è da dire che in realtà non sarà facile per i due autori vincere una causa come questa. Infatti, non è neanche così scontato che la teoria del “Santo Graal” sia così originale, visto che non pochi echi si trovavano già nel bestseller del 1960 il “Mattino Dei Maghi” di Louis Pauwels e Jacques Bergier.Personalmente devo dire che il "Codice Da Vinci" è un libro che ho letto con interesse e mi è anche piaciuto molto, però, ora, per fare una «comparazione» cercherò di procurarmi una copia del "Santo Graal"...