Il re della sceneggiata alla fine non c'è l'ha fatta. Mario Merola è morto domenica sera all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.
Nato a Napoli 72 anni fa, figlio di un ciabattino, fin da ragazzo, nell'immediato dopoguerra, Merola aveva lavorato come stivatore al porto di Napoli. Anche su incoraggiamento dei colleghi, che apprezzavano le sue doti canore, aveva iniziato a esibirsi come cantante nel repertorio classico della canzone napoletana,
raggiungendo nel giro di pochi anni un notevole successo, prima a Napoli e poi nel resto d'Italia e all'estero.
Grazie a lui, negli anni 70 viene rilanciata la sceneggiata napoletana. Allo stesso tempo, si cimenta anche come attore in produzioni ispirate perlopiù a storie di cronaca nera (Sgarro alla camorra) o alla sceneggiata (Lacreme napulitane)
Ma è anche un talent-scout. Infatti, è lui a scoprire il giovane Massimo Ranieri. Con la morte di Merola se ne va un pezzo di Napoli.
I funerali si terranno martedì 14 nella chiesa del Carmine a Napoli.
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