Nel mondo di Altrove

L'INSEDIAMENTO (continua da post precedente)


Esilio.Maycro, Ti e Alice si ritrovarono in una strada buia tra due enormi palazzi. Una luce di un lampione lampeggiava sopra di loro. Gli edifici che li circondavano erano decadenti, forse disabitati, comunque mal tenuti. A fianco al lampione solo un bidone stracolmo di spazzatura."Esilio" disse Maycro e continuò "era tantissimo che non venivo qui e francamente lo ricordavo diverso"."Tu eri già venuto qui?" disse Ti leggermente scossa dal loro dislocamento."Si anche se una volta era tutto più radiante, ora con il regno di Linus le cose devono essere cambiate."Alice che si guardava ancora attorno sbuffò "Ok bel posticino, e adesso che si fa? Hai un piano vero?"Ovviamente la domanda era rivolta al ragazzo che indicò alla sua sinistra e evitando di rispondere alla domanda disse: "Di là" e si avviò in quella direzione. Ti guardò Alice e poi le due seguirono il giovane.Quel vicolo era lungo, vari palazzi li costeggiavano. Sopra di loro nuvole dai riflessi color ambra vagavano per il cielo coperto. D'un tratto un rumore alla loro destra. Maycro sobbalzò per lo spavento."Hei ragazzi, avete qualche moneta da offire a chi non è fortunato come voi?" La voce roca veniva dall'ombra. Pian piano spuntò colui che aveva pronunciato quella frase. Tutti erano incuriositi. Avanzò un uomo che poteva avere una quarantina d'anni, vestito da mendicante. Quest'ultimo scrutò meglio il ragazzo e si sorprese "Oh mi scusi non sapevo... non l'avevo riconosciuta... mi perdoni!". Maycro guardò prima Ti poi Alice e cercò di avvicinarsi a quell'uomo che iniziò a tremare impaurito. "Nooo non mi uccida la prego" gridò l'uomo. Maycro allora si calò nella parte e rispose "Va bene vecchio, oggi mi sento buono e non ti ucciderò ma presto arriveranno le mie guardie e sarà meglio che non ti trovino da queste parti!".All'udire queste parole annuì e scappò via."Senti io... ora è meglio che ci spieghi, perchè io voglio tornare a casa!" disse Ti che iniziava a essere stanca di questa situazione venutasi a creare."Ora non c'è tempo dobbiamo continuare, arriveremo a Palazzo e vedremo cosa accadrà" spiegò Maycro che vide nell'ombra un vecchio saio da frate proprio dove prima c'era quello strano individuo. Raccolse l'indumento. "Perfetto" esclamò mentre lo indossava e nascondeva parte del suo viso nel cappuccio del saio."Perfetto?!!" sbottò Alice, e continuò "Senti noi ti seguiamo ma solo perchè vogliamo ritornare ad Altrove e Ti vuol andare a casa, quindi avviamoci e facciamo quello che va fatto e in fretta!"Il saio aveva una cintura di corda bianca, tipica dei frati. Maycro la sfilò dal vestito e iniziò a esporre la sua idea: "Sentite qui la gente mi crede Linus, non sa che io sono Maycro, quindi..."Ma Ti lo interruppe "Come, ma ora tu comandi Esilio, sono tutti al tuo comando o ho capito male?""No bisogna che prima io firmi il Libro di Esilio per prenderne possesso, esattamente come Linus ha fatto con il libro di Altrove, anche se ancora devo capire come ha fatto ad arrivare fin lì" spiegò il giovane."Ah ecco e ora cosa sarebbe Libro di Esilio?" domandò Ti."Certo che per avere il potere di scrivere ad Altrove sai ben poco eh" disse Alice con una punta di ironia."Senti ma tu da dove te ne salti fuori si può sapere?!..." Tra le due stavano sollevandosi delle discussioni, ovviamente dovute alla tensione del momento."Sentite ora non dobbiamo litigare ma cooperare. Sarete mie prigioniere, vi scorterò a Palazzo, firmerò il Libro e ce ne torneremo ad Altrove"Ti analizzò un secondo e chiese: "Già ma qui la gente saprà che Linus è ad Altrove, perchè dovrebbe essere tornato? Come lo spiegherai?""Io qui regno e non devo spiegare a nessuno, ricordalo e poi potrei aver perso la battaglia che conducevo ed essere tornato qui con due prigioniere" Spiegò sorridendo da sotto il cappuccio Maycro "Ora andiamo".Il Castello era proprio di fronte a loro. La carrozza si fermò e Linus e Doroty scesero per ammirarlo dal vialetto che conduceva all'enorme cancello che custodiva l'ingresso."E' sempre bellissimo" commentò Doroty."Abbiamo vinto e ora abbiamo un impero enorme da amministrare!" disse Linus, che rivelò il suo volto tirando via il cappuccio. "Ora entriamo e finiamo il lavoro che abbiamo cominciato".I due si avviarono a piedi nel viale.Il cancello era di fronte a loro; a destra e sinistra due guardie sbarravano l'ingresso.Maycro era davanti alle ragazze che lo seguivano con i polsi legati dalla corda bianca."Aprite il cancello" disse Maycro cercando di imitare la voce di Linus.Le guardie scrutarono il personaggio con il saio."Sono il vostro imperatore!! Se non aprite vi farò impiccare!!" gridò Maycro.Le guardie allora si affrettarono ad aprire le porte del Palazzo convintesi che quella persona fosse realmente Linus.Maycro sorrise anche se nessuno poteva vedere il suo volto sotto il cappuccio.Le ragazze stettero a quella farsa e non dissero nulla, anzi si dimostrarono brave attrici recitando la parte delle vittime.Maycro entrò nel giardino che fronteggiava il Palazzo. Niente piante o fiori, solo rovi e alberi spogli accoglievano i ragazzi.Il portone del Palazzo fu aperto da una guardia. Il palazzo era una costruzione in cemento armato. Era andato talmente in rovina che in alcune parti del soffitto si vedeva addirittura l'armatura in acciaio arrugginito spuntare dalle crepe. Nessun quadro o altro ornamento abbelliva le pareti. Una scalinata centrale conduceva alla sala principale. I tre la salirono. Arrivati alla sala le guardie, una decina, si girarono e il Consigliere che era seduto sul trono si alzò di scatto dicendo "Mio signore, è tornato? Il suo esercito? E quelle due?"Maycro non lo considerò. Si rivolse a una guardia e gli consegnò le ragazze dicendo: "Tenetele ferme, torno subito, non fatele del male!". Detto questo si diresse verso il trono. Il Consigliere si scostò ma il ragazzo non prese il suo posto. Andò nella sala alla destra, la biblioteca. Lì trovò il Libro su un leggìo. Prese la penna accanto, la intinse nella boccetta d'inchiostro nero e scrisse alcune parole nel Libro, poi tornò nella sala."Mio signore posso chiedere se l'esercito ... " il Consigliere non finì la frase, Maycro aveva alzato la sua mano destra e con un gesto verso sinistra aveva scaraventato l'uomo contro la parete."Troppe domande." disse Maycro mentre prendeva posto sul trono."Portatemi le prigioniere" ordinò alla guardia, che subito obbedì.Le scrutò e poi disse al Consigliere, che si stava rialzando "Queste donne verranno rinchiuse nelle celle del Palazzo, deciderò in seguito la loro sorte. Ora voglio... mangiare".Le ragazze a quelle perole si stupirono. Non conoscevano il piano dell'amico ma sembrava diventato malvagio. Cosa era accaduto nella biblioteca per cambiarlo così?Le ragazze furono portate controvoglia nelle prigioni.Linus entrò senza difficoltà nel Castello. Non c'erano guardie, Altrove era un posto pacifico e meraviglioso fino ad allora. Scrisse sul Libro di Altrove e ne prese il comando. Doroty ne era compiaciuta."Il destino si è compiuto, la mia vendetta è completa, ora distruggeremo questo mondo creandone uno a nostra misura".Le parole risuonarono con un'eco strana nella stanza del trono del Castello.Maycro ora era al comando di Esilio e Linus era imperatore di Altrove, Ti e Alice erano rinchiuse nelle celle del Palazzo e Alfonso era prigioniero nel Castello.Intanto arrivò sera e poi la notte.CONTINUA…