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Post N° 10


Patteggiamento escluso dal decreto SicurezzaMARCIA INDIETRO DI NICOLO GHEDINI SULLA PRESUNTA CLAUSOLA AD HOC PER IL CAVALIERETratto da 'la Repubblica'ROMA - Il reato di immigrazione clandestina sarà introdotto per disegno di legge e prevederà una pena da sei mesi a quattro anni di carcere. È quanto prevede l'ultima bozza del cosiddetto "pacchetto sicurezza" all'esame del prino Consiglio dei ministri che si svolgerà domani a Napoli. Non sarà un provvedimento che entrerà subito in vigore ma sarà legge solo dopo l'approvazione futura del Parlamento. Nella bozza di decreto resta invece l'aggravamento di un terzo della pena nel caso in cui a delinquere siano gli stranieri irregolari. "Il nostro Paese vuole opsitare chi vuole lavorare", ha detto Andrea Ronchi, ministro delle Politiche comunitarie. "Per questo dobbiamo essere rigidi contro chi invece entra in maniera illegale per commettere reati". Roberto Maroni, ministro dell'Interno ha telefonato al suo omologo nel governo ombra Marco Minniti per illustrargli le caratteristiche del provvedimento ma dal centrosinistra si sono alzati solo commenti negativi. Critico l'ex pm Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori: "Dalla sera al mattino ci troveremmo 650.000 latitanti, perchè tanti sono gli immigrati irregolari, che finirebbero per pesare sulle casse nazionali per 45-50 miliardi di euro necessari per pagare i processi". Sparisce invece dal "pacchetto sicurezza" quella modifica al codice di procedura penale che avrebbe permesso a chi è imputato per reati commessi prima del dicembre 2001 di chiedere la sospensione del dibattimento per due mesi in modo di valutare se accedere al patteggiamento. Il testo aveva fatto nascere il sospetto che si trattasse di un altro provvedimento ad hoc costruito per risolvere una delle questioni giudiziarie ancora aperte per Berlusconi. In particolare quella relativa al processo per falsa testimonianza in cui è imputato l'avvocato londinese Mills.  Anche in alcuni settori della maggioranza (An) molti hanno storto il naso e Niccolò Ghedini, l'avvocato di Berlusconi e parlamentare estensore del decreto si è trovato nell'occhio del ciclone. Questa mattina la prima mezza marcia indietro con l'assicurazione da parte di Ghedini che la clausola sul patteggiamento non sarebbe stata utilizzata nel processo Mills. Poi la notizia che la norma è sparita dal provvedimento.