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Post N° 44


Vaticano: "No al reato di clandestinità"IL SEGRETARIO DEL PONTIFICIO INTERVIENE SULLA QUESTIONE SICUREZZATratto da 'la Repubblica'CITTA' DEL VATICANO - "I cittadini di Paesi terzi, come i cittadini comunitari, non dovrebbero essere privati della libertà personale o soggetti a pena detentiva a causa di un'infrazione amministrativa". E' quanto sostiene il Segretario del Pontificio consiglio per i migranti, mons. Agostino Marchetto. Così il Vaticano stamattina è tornato a intervenire sul dibattito in corso in Italia sul tema dell'immigrazione clandestina, dopo le parole del cardinal Bagnasco, presidente della Cei, contro la permanenza prolungata nei cpt prevista dal pacchetto sicurezza del governo. Il prelato, che si trova a Nairobi per il congresso panafricano dei delegati delle Commissioni episcopali per le migrazioni, ha risposto a una domanda relativa alla questione immigrazione ai microfoni della Radio Vaticana. E ha aggiunto: "Mi ritrovo personalmente nell' opinione espressa dalla minoranza a Bruxelles". E cioè che gli stranieri, come i cittadini dei Paesi Ue, non debbano essere arrestati per aver infranto una legge amministrativa. Il prelato ha aggiunto: "Ho appena studiato il Progetto di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di Paesi terzi soggiornanti illegalmente attualmente in fase di elaborazione". Monsignor Marchetto ha poi detto che la Chiesa deve insistere sulla "linea dell'accoglienza".