A Snowcapped RomanceDalle fredde terre di Anchorage in Alaska spunta nel non lontano 2002 una band dal nome bizzarro che, in tempi ancora non sospetti, sforna un gran bel disco di debutto dalle forti tinte emo e, grazie ai potenti mezzi della propria label, fa il giro del mondo con il Roadrage Tour. La fama acquisita da questa esperienza è notevole, così come la crescita musicale maturata dai ragazzi; affidatisi a due produttori diametralmente opposti come suoni ed esperienze lavorative (James Wisner e Andy Sneap), eccoli qui con questo nuovo lavoro. Il risultato dei loro sforzi è incredibile, un disco energico, potente, profondo ed emozionale, che lascia senza respiro fino dalla bellissima opener “At the end of August”; un disco che, appena ne sarete giunti al termine, vi farà schiacciare ancora il tasto play del vostro stereo. Le doti vocali di Brock Lindow rendono il suono dei 36 CF ancora più schizoide e surreale; se devo citare due termini di paragone vi dirò The Used nelle parti più sgraziatamente melodiche e Glassjaw in quelle più “storte”; scusate se è poco... Il livello del disco è incredibilmente alto per tutta la sua durata, ma voglio segnalarvi ugualmente la potentissima e disperata “Kenai”, “Skin and atmosphere” con le sue atmosfere dense di pathos, e la conclusiva “Waterhaul”, semplicemente descrivibile con il binomio quiete/tempesta. Il suono del nuovo millennio è qui, non lasciatevelo scappare.
Post N° 516
A Snowcapped RomanceDalle fredde terre di Anchorage in Alaska spunta nel non lontano 2002 una band dal nome bizzarro che, in tempi ancora non sospetti, sforna un gran bel disco di debutto dalle forti tinte emo e, grazie ai potenti mezzi della propria label, fa il giro del mondo con il Roadrage Tour. La fama acquisita da questa esperienza è notevole, così come la crescita musicale maturata dai ragazzi; affidatisi a due produttori diametralmente opposti come suoni ed esperienze lavorative (James Wisner e Andy Sneap), eccoli qui con questo nuovo lavoro. Il risultato dei loro sforzi è incredibile, un disco energico, potente, profondo ed emozionale, che lascia senza respiro fino dalla bellissima opener “At the end of August”; un disco che, appena ne sarete giunti al termine, vi farà schiacciare ancora il tasto play del vostro stereo. Le doti vocali di Brock Lindow rendono il suono dei 36 CF ancora più schizoide e surreale; se devo citare due termini di paragone vi dirò The Used nelle parti più sgraziatamente melodiche e Glassjaw in quelle più “storte”; scusate se è poco... Il livello del disco è incredibilmente alto per tutta la sua durata, ma voglio segnalarvi ugualmente la potentissima e disperata “Kenai”, “Skin and atmosphere” con le sue atmosfere dense di pathos, e la conclusiva “Waterhaul”, semplicemente descrivibile con il binomio quiete/tempesta. Il suono del nuovo millennio è qui, non lasciatevelo scappare.