MUSICA GENTE

Post N° 551


INTERVISTA CON : Ira I Death hanno ispirato migliaia di band e anche in Italia Chuck ha trovato dei sostenitori: gli Ira. Il quartetto meneghino ci ha regalato una demo interessante sotto tutti i punti di vista che, nonostante risenta di una forte influenza dei Death post-Human, lascia ben sperare per il futuro dei ragazzi... Eccovi l'intervista che la promettentissima band milanese ci ha rilasciato... 1) Come nasce il progetto “Ira”? Nel lontano 1997, quando quattro musicisti, praticamente alle prime armi, si incontrarono e cominciammo a comporre i pezzi presenti in "Urna", suonando cover scelte tra Pantera e Sepultura. Ci furono subito grossi problemi di line-up, che ci siamo trascinati dietro per quasi dieci anni, fino a la formazione attuale. 2) “Chaotic Regression” è la vostra seconda demo; in cosa si differenzia da “Urna” del 2002? "Chaotic" è il frutto della maturazione degli elementi del gruppo, con gli anni siamo migliorati come esecutori e anche le influenze musicali sono cambiate, "Urna" era improntato sul Thrash, mentre con la scoperta di nuove band, primi tra tutti i Death, ci siamo spostati su ritmi più spezzati e riff articolati, dall'ascolto meno diretti, ma sempre carichi di rabbia. 3) Siete soddisfatti del risultato ottenuto? Quale è stato il feedback di critica e pubblico nei confronti della demo? Complessivamente, siamo molto soddisfatti, anche se qualche pecca nella produzione c'è non lo neghiamo, ma calcolando che, era la prima registrazione vera fatta in studio, che il livello tecnico non è proprio base siamo contenti. Per quanto riguarda il feedback della gente ci sembra molto buono, chi viene ai concerti ha sempre visto uno show compatto, anche nelle situazioni più disperate, e i cd vanno via come il pane (noi li regaliamo), sarà anche per quello. La critica è discordante, come sempre, da alcuni sentiamo dire che i pezzi sono molto personali e originali, seppur mantenendo un filone di musica che il compianto Chuck aveva già grandemente esplorato, mentre altri, nonostante sottolineino la bravura e le potenzialità della band, ci accusano di essere succubi dei Death, e quindi l'esatto opposto dei primi. Per quanto ci riguarda non cambia niente, noi continuiamo come abbiamo sempre fatto, e consideriamo un'onore la vicinanza ai Death. 4) Dove è stata registrata la demo? Al Moon house studio di Milano, gloriosa sala prove dove abbiamo vissuto per anni, non c'è niente di meglio che suonare in un'ambietne familiare e con degli amici di fianco. Credo che torneremo 5) Come definireste, a chi non vi conosce, la vostra proposta? Generalmente Death metal, tecnico e rabbioso ma senza dimenticarsi la melodia e la tristezza che in musica, si traduce in arpeggi struggenti e intrecci articolati tra chitarre e sezione ritmica. 6) All’interno del sound degli Ira ho sentito numerose influenze dei Death del periodo post-“Human”. Che ruolo ha ricoperto la band di Chuck Schuldiner nella vostra crescita musicale? L'ha letteralmente stravolta, dopo la scoperta dei Death appunto, il gruppo ha cambiato strada, sentire album come Individual, Human, e quello che è venuto dopo ci ha completamente cambiati, Mattia (batteria) si è innamorato di Gene Hoglan, Rex si è richiuso 2 mesi in casa a disintegrarsi i timpani ascoltando per ore tutto il possibile. Il punto è che ci siamo ritrovati talmente tanto nel loro suond violento e malinconico, aggressivo ma allo stesso tempo melodioso, che l'abbiamo fatto nostro, come molti altri hanno fatto, non per copiare, ma per capire meglio il genere e le varie possibili fonti di ispirazione. I brani di "Chaotic" risalgono al periodo della scoperta, quindi penso sia normale che si sentano molto le influenze, era esattamente quello che volevamo, abbiamo cercato apposta di avvicinarci il più possibile al sound dei Death, primo per metterci alla prova, secondo perchè sbaviamo per loro e terzo per poter apprendere e migliorare, come uno studioso deve prima imparare quanto fatto da altri per poter poi sperimentare. 7) Tecnicamente siete decisamente ben preparati. Quanto è importante la tecnica, secondo voi, in una band death metal? La tecnica è molto importante in un genere come il nostro, i continui cambi di tempo non sono uno scherzo e alcuni riff senza esercizio sono improponibili, basta stare senza suonare per un mese per accorgersene. Non è tutto però, ho sentito una valanga di gruppi esageratamente tecnici ma espressivamente parlando......, pensiamo che siano le idee a dare qualcosa alla gente non le sparate di chitarra da sboroni e anche se, c'è chi ci accusa di essere impersonali, ti posso giurare che del nostro ce lo mettiamo, più componiamo e più ci sembra di essere diversi da prima. 8) Chi è il maggior compositore della band e come nasce un vostro brano? Indubbiamente Rex, e lui che fin ora, ha proposto la maggior parte delle canzoni e testi, ma solo perchè è il più prolifico, non ci sono mai state dinamiche malate da prime donne, chi vuole proporre è libero di farlo, ultimamente stiamo lavorando ad un brano di Silvano (chitarra). Generalmente le canzoni nascono in casa, non tutte d'un fiato, anzi, per scrivere un pezzo a volte ci mettiamo anche dei mesi, cercando le soluzioni migliori per far si che non vengano un guazzabuglio di riff. Altre volte invece, in sala, si parte da un riff e lo si elabora al momento, un paio di pezzi li abbiamo finiti in quattro ore facendo così. I testi vengono scritti in separata sede e adattati poi alla musica. 9) Quali sono le band che vi hanno indirizzato sul sentiero del death metal? Una a caso ? I Death, poi i Carcass, Atheist, Cynic, Necrophagist, Meshugga, Arch enemy, Dark tranquillity, Opeth anche se sono un pò particolari. Ognuna di queste band ha lasciato qualcosa scritto nei nostri DNA. 10) Quali sono i progetti futuri degli Ira? REGISTRARE, abbiamo appena iniziato una pre-produzione, in preparazione al nuvo promo, che si chiamerà "Dawn of world redemption" conterrà altri due brani uno dei due diviso in due parti, che secondo noi lasceranno una buona impressione, speriamo di esserci tolti di dosso parte delle influenze citate prima, ma questo non sta a noi dirlo. Finita la pre-produzione ci rinchiuderemo in studio per fare le cose come si deve. Con questo novo lavoro speriamo che qualche etichetta ci prenda, di modo da poter pensare di uscire con un disco più avanti e magari fare qualche viaggio suonando, quello che desideriamo di più è di poterci esibire dal vivo, per toccare il maggior numero di persone possibili, di persona. 11) Come vedete l’attuale scena estrema italiana? Ci sono delle band che apprezzate particolarmente? Assolutamente si, se si potesse fare una scrematura non ne rimarrebbero troppi, ma gruppi come i Glacial fear, Eviscerate, Gory blister, solo per citarne alcuni, sono sicuramente realtà che possono dire la loro, alla pari di band statunitensi e scandinave, non a caso una valanga di musicisti metal stranieri hanno cognomi italiani, ce l'abbiamo nel sangue. Purtroppo poi bisogna scontrarsi con realtà come, locali non adeguati, che penalizzano enormemente il lavoro di un gruppo, con impianti rovinati, fonici incapaci e condizioni di pagamento assurde (quando ci sono) e i vari speculatori dell'underground, diciamo che se questa tendenza cambiasse si potrebbe anche essere felici. 12) Avete qualche concerto in programma nei prossimi mesi? Per il momento no, ci stiamo concentrando sul lavoro in studio e sulla preparazione di brani nuovi, quindi per il momento non abbiamo nulla, stiamo comunque contattando locali per avere date da Novembre in poi. 13)L’intervista è finita, salutate gli utenti di empireofdeath come meglio preferite e in bocca al lupo per i vostri progetti futuri… Grazie a tutti !!!! Ai lettori, a voi di Empire of death che ci avete concesso quest'intervista e per la bella recensione del CD, alla Kick promotion per l'ottimo lavoro che fanno per noi, a tutti quelli che ci hanno supportato e sopportato fin ora e grazie a chiunque stia cercando di far emergere il metal italiano.