Curiosa intervista con Vegard Waske, il batterista dei norvegesi Thundebolt, personaggio che conosce gruppi italiani come Locanda delle Fate e Balletto di Bronzo e ignora che i Saxon abbiano scritto in passato un inno generazionale come Heavy Metal Thunder, brano con lo stesso titolo peraltro presente sul loro ultimo disco Love&Destruction, già recensito su TrueMetal qualche tempo fa. Buona lettura, tra una stranezza e l’altra… Stefano “Steven Rich” Ricetti Se non erro finora siete passati un po’ inosservati per quanto attiene la promozione sulle riviste specializzate qui da noi: intendo a livello di interviste, pubblicità etc etc.Sinceramente non so dirti di più, evidentemente nel vostro paese eravamo poco conosciuti fino alle date che abbiamo effettuato con King Diamond nel tour. Penso però che il nostro nome inizi a girare grazie ai concerti di cui sopra e alla release di Love&Destruction.Qual è l’origine del nome Thundebolt? Me lo sono chiesto pensando a eventuali connessioni con il bombardiere usato nella seconda guerra mondiale. E’ stato scelto proprio perché il nome richiama subito un concetto di potenza, turbolenza, durezza, caratteristiche che possono attribuirsi al famoso P47 Thunderbolt usato durante l’ultimo grande conflitto mondiale, così come all’attuale Fairchild A-10 “Tank Killer” or “Warthog” in uso dall’aeronautica degli Stati Uniti. La sua origine comunque non è stata influenzata solamente dai due aerei di prima, anche il significato nativo di Thunderbolt (fulmine) ha influito nella scelta del nome: una scarica impressionante di energia di solito seguita da un rombo assordante! Come mai una copertina così strana per Love&Destruction?Strana? A noi sembrano strane le copertine piene di guerrieri, nani, elfi, spade e dragoni ovunque…
Post N° 602
Curiosa intervista con Vegard Waske, il batterista dei norvegesi Thundebolt, personaggio che conosce gruppi italiani come Locanda delle Fate e Balletto di Bronzo e ignora che i Saxon abbiano scritto in passato un inno generazionale come Heavy Metal Thunder, brano con lo stesso titolo peraltro presente sul loro ultimo disco Love&Destruction, già recensito su TrueMetal qualche tempo fa. Buona lettura, tra una stranezza e l’altra… Stefano “Steven Rich” Ricetti Se non erro finora siete passati un po’ inosservati per quanto attiene la promozione sulle riviste specializzate qui da noi: intendo a livello di interviste, pubblicità etc etc.Sinceramente non so dirti di più, evidentemente nel vostro paese eravamo poco conosciuti fino alle date che abbiamo effettuato con King Diamond nel tour. Penso però che il nostro nome inizi a girare grazie ai concerti di cui sopra e alla release di Love&Destruction.Qual è l’origine del nome Thundebolt? Me lo sono chiesto pensando a eventuali connessioni con il bombardiere usato nella seconda guerra mondiale. E’ stato scelto proprio perché il nome richiama subito un concetto di potenza, turbolenza, durezza, caratteristiche che possono attribuirsi al famoso P47 Thunderbolt usato durante l’ultimo grande conflitto mondiale, così come all’attuale Fairchild A-10 “Tank Killer” or “Warthog” in uso dall’aeronautica degli Stati Uniti. La sua origine comunque non è stata influenzata solamente dai due aerei di prima, anche il significato nativo di Thunderbolt (fulmine) ha influito nella scelta del nome: una scarica impressionante di energia di solito seguita da un rombo assordante! Come mai una copertina così strana per Love&Destruction?Strana? A noi sembrano strane le copertine piene di guerrieri, nani, elfi, spade e dragoni ovunque…