Optical Illusion è l'ultimo prodotto di casa Time Requiem, una delle creature del sempreverde Richard Andersson, autentico "presenzialista" del mercato prog-power! Eccovi il resoconto della nostra breve chiacchierata.Ciao Richard, grazie per essere qui con noi, del resto Truemetal ha sempre seguito con attenzione tutti i tuoi progetti e prima o poi doveva venirne fuori una bella intervista! Ma come fai a essere sempre così prolifico?Questo è quello che faccio per vivere. Passo la maggior parte del mio tempo con la musica e quando sento di voler fare un disco, bè, non mi pongo grossi problemi, lo faccio!Veniamo subito al nuovo album targato Time Requiem, cosa intendi per Optical Illusion?Le canzoni, così come i testi, sono molto mistiche. Fin dall'inizio ho voluto che l'ascoltatore fosse coinvolto in questo concept misterioso.Rispetto ai 2 precedenti episodi, ho notato una maggior propensione verso il lato più squisitamente progressive e un minor impatto melodico, sei d'accordo con me?Sì, è assolutamente vero! Sono un po' stanco della solita musica. Comporre musica progressive mi prende di più ed è decisamente più interessante perché mi permette di approfondire gli arrangiamenti.Goran Edman ha sicuramente fatto la parte del leone su questo disco, è raro per te Richard cercare cantanti con timbriche così pulite, solitamente ti abbiamo visto in compagnia di singer molto ruvidi, come mai questa scelta?Come ho sottolineato in precedenza sto cercando d'intraprendere nuove direzioni e Mr. Edman mi ha dato energie fresche per scrivere i pezzi.Ho notato che rispetto al passato hai contenuto la tua foga virtuosistica in nome di una maggior fruibilità dei pezzi, scelta mirata o spontanea?Ho sempre cercato di focalizzare la mia attenzione sulle canzoni più che sulle "prestazioni" strumentali, in particolare sulle linee vocali. Attualmente lo sto facendo ancora di più.Ho inoltre sentito che nei tuoi ultimi dischi spesso compaiono soluzioni quasi sperimentali, suoni molto particolari, come il flauto di Sin to Sin, e atmosfere soffuse e oscure, evoluzione naturale o precisa scelta?No, guarda, compongo solo quello che mi viene spontaneo. Quando comincio a creare qualcosa, non ho alcun programma preciso su come dovrà risultare il sound finale.
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Optical Illusion è l'ultimo prodotto di casa Time Requiem, una delle creature del sempreverde Richard Andersson, autentico "presenzialista" del mercato prog-power! Eccovi il resoconto della nostra breve chiacchierata.Ciao Richard, grazie per essere qui con noi, del resto Truemetal ha sempre seguito con attenzione tutti i tuoi progetti e prima o poi doveva venirne fuori una bella intervista! Ma come fai a essere sempre così prolifico?Questo è quello che faccio per vivere. Passo la maggior parte del mio tempo con la musica e quando sento di voler fare un disco, bè, non mi pongo grossi problemi, lo faccio!Veniamo subito al nuovo album targato Time Requiem, cosa intendi per Optical Illusion?Le canzoni, così come i testi, sono molto mistiche. Fin dall'inizio ho voluto che l'ascoltatore fosse coinvolto in questo concept misterioso.Rispetto ai 2 precedenti episodi, ho notato una maggior propensione verso il lato più squisitamente progressive e un minor impatto melodico, sei d'accordo con me?Sì, è assolutamente vero! Sono un po' stanco della solita musica. Comporre musica progressive mi prende di più ed è decisamente più interessante perché mi permette di approfondire gli arrangiamenti.Goran Edman ha sicuramente fatto la parte del leone su questo disco, è raro per te Richard cercare cantanti con timbriche così pulite, solitamente ti abbiamo visto in compagnia di singer molto ruvidi, come mai questa scelta?Come ho sottolineato in precedenza sto cercando d'intraprendere nuove direzioni e Mr. Edman mi ha dato energie fresche per scrivere i pezzi.Ho notato che rispetto al passato hai contenuto la tua foga virtuosistica in nome di una maggior fruibilità dei pezzi, scelta mirata o spontanea?Ho sempre cercato di focalizzare la mia attenzione sulle canzoni più che sulle "prestazioni" strumentali, in particolare sulle linee vocali. Attualmente lo sto facendo ancora di più.Ho inoltre sentito che nei tuoi ultimi dischi spesso compaiono soluzioni quasi sperimentali, suoni molto particolari, come il flauto di Sin to Sin, e atmosfere soffuse e oscure, evoluzione naturale o precisa scelta?No, guarda, compongo solo quello che mi viene spontaneo. Quando comincio a creare qualcosa, non ho alcun programma preciso su come dovrà risultare il sound finale.