Evento: Nargaroth + Abhor + Sidus TenebrarumLocation: SottoSopra Rock Zone – Este (PD)Quando lessi che i Nargaroth sarebbero scesi in Italia, ammetto di essermi stropicciato gli occhi e leccato i baffi (che ho). Oggettivamente è stato o no il classico evento con la “e” maiuscola? Conoscendo poi la fama di Kanwulf e la sua capacità di spaccare a metà il popolo black, spesso bacchettone tanto quanto le ideologie che “combatte”, il quadro di interesse era facilmente delineato. Scelti per l’occasione due ensemble nostrani quali i giovanissimi Sidus Tenebrarum e gli scafati Abhor. Fautrice dell’iniziativa la valorosa Necrokult, alla quale va tutto il mio supporto per l’attenzione che riserva al metal estremo. Una cricca di figuri che ci ha regalato alcuni spettacoli molto interessanti tra i quali ricordo Aura Noir, Inquisition + Merrimack ed appunto Nargaroth; quando si dice la passione con un occhio per la musica “di nicchia” esulando dai soliti nomi estremi di cui ci si lamenta sempre. aprono i Sidus Tenebrarum in occasione del loro demo Dimlight di recente pubblicazione. La band palesa la propria giovinezza dimostrandosi ancora da svezzare sotto molti punti di vista, guidata da un aggressivo Giulio, carico ed anche troppo pronto ad esplodere sia vocalmente che teatralmente. Non posso dirmi soddisfatto della loro prestazione, volitiva ed esuberante ma tutt’altro che precisa, disomogenea sotto molti punti di vista e senza il dovuto controllo dello show nel suo complesso. L’inizio è di quelli con botto, (almeno teoricamente) fatto di suoni altissimi e confusi man mano adattati, fino al raggiungimento di un compromesso accettabile tra l’eccessiva propotenza iniziale della chitarre ed un corretto e paritario settaggio con gli altri strumenti. Repertorio di derivazione strettamente thrash, con inserti black metal qua e là, forse più nel face painting che nella musica vera e propria. Qualche punto incoraggiante non è mancato, su tutti la voglia dell’energico screamer di attirare il pubblico, lanciandosi in esortazioni di vario tipo tra cui l’emblematica “l'inferno qui sotto, ora!”. Ripeto, la band dovrà farsi le ossa perché non sono pochi gli aggiustamenti da apportare per ovviare a certe ingenuità, ma a loro discolpa va ricordato che la formazione per la serata era stata rimaneggiata dall’aggiunta di un turnista al basso (inchiodato al pavimento per tutto lo show) in sostituzione del titolare.
Post N° 858
Evento: Nargaroth + Abhor + Sidus TenebrarumLocation: SottoSopra Rock Zone – Este (PD)Quando lessi che i Nargaroth sarebbero scesi in Italia, ammetto di essermi stropicciato gli occhi e leccato i baffi (che ho). Oggettivamente è stato o no il classico evento con la “e” maiuscola? Conoscendo poi la fama di Kanwulf e la sua capacità di spaccare a metà il popolo black, spesso bacchettone tanto quanto le ideologie che “combatte”, il quadro di interesse era facilmente delineato. Scelti per l’occasione due ensemble nostrani quali i giovanissimi Sidus Tenebrarum e gli scafati Abhor. Fautrice dell’iniziativa la valorosa Necrokult, alla quale va tutto il mio supporto per l’attenzione che riserva al metal estremo. Una cricca di figuri che ci ha regalato alcuni spettacoli molto interessanti tra i quali ricordo Aura Noir, Inquisition + Merrimack ed appunto Nargaroth; quando si dice la passione con un occhio per la musica “di nicchia” esulando dai soliti nomi estremi di cui ci si lamenta sempre. aprono i Sidus Tenebrarum in occasione del loro demo Dimlight di recente pubblicazione. La band palesa la propria giovinezza dimostrandosi ancora da svezzare sotto molti punti di vista, guidata da un aggressivo Giulio, carico ed anche troppo pronto ad esplodere sia vocalmente che teatralmente. Non posso dirmi soddisfatto della loro prestazione, volitiva ed esuberante ma tutt’altro che precisa, disomogenea sotto molti punti di vista e senza il dovuto controllo dello show nel suo complesso. L’inizio è di quelli con botto, (almeno teoricamente) fatto di suoni altissimi e confusi man mano adattati, fino al raggiungimento di un compromesso accettabile tra l’eccessiva propotenza iniziale della chitarre ed un corretto e paritario settaggio con gli altri strumenti. Repertorio di derivazione strettamente thrash, con inserti black metal qua e là, forse più nel face painting che nella musica vera e propria. Qualche punto incoraggiante non è mancato, su tutti la voglia dell’energico screamer di attirare il pubblico, lanciandosi in esortazioni di vario tipo tra cui l’emblematica “l'inferno qui sotto, ora!”. Ripeto, la band dovrà farsi le ossa perché non sono pochi gli aggiustamenti da apportare per ovviare a certe ingenuità, ma a loro discolpa va ricordato che la formazione per la serata era stata rimaneggiata dall’aggiunta di un turnista al basso (inchiodato al pavimento per tutto lo show) in sostituzione del titolare.