Era la metà degli anni '60, quando iniziò questa storia, quella del "Club degli Scocchiati" perché allora lo chiamavamo così, quando le grosse cilindrate a due ruote a Bari, erano ben poche ed i possessori si conoscevano tutti tra di loro.Le 500 Guzzi e Gilera anche se mono, la facevano da padrone, unica contendente per quei tempi una inglesissima e soprattutto bicilindrica Matchless 500 che, ad ogni suo passaggio ci mandava in visibilio.Io con la mia Horex 400, con tanto di manubrio a corna di bue e doppio scarico tipo Abarth, cercavo di sopperire alla mancanza del secondo cilindro, affiancato dalle piccole Morini, Aermacchi e MV che numerose impazzavano. Ben presto il desiderio di fare gruppo divenne sempre più forte e, abbandonati gli angoli del centro, abituali posti di ritrovo e stazionamento, cito per tutti la mitica Profumeria Aline, ci ritrovammo a farcela davanti al Bar Capriati tra Via Argiro e Via P.Amedeo, un bar che sarebbe poi diventato una vera pietra miliare della nostra storia Fu lì che conoscemmo un certo "Ciccio" Piemontese che, con la moglie Marisa gestiva un negozio di abbigliamento e, nonostante la differenza di età, da grande appassionato di moto quale era, non tardò ad amalgamarsi a noi e ad imprimere una svolta decisiva al club, iniziandoci tutti al mondo dei motoraduni.
MC ANDREA TESTA - Bari
Era la metà degli anni '60, quando iniziò questa storia, quella del "Club degli Scocchiati" perché allora lo chiamavamo così, quando le grosse cilindrate a due ruote a Bari, erano ben poche ed i possessori si conoscevano tutti tra di loro.Le 500 Guzzi e Gilera anche se mono, la facevano da padrone, unica contendente per quei tempi una inglesissima e soprattutto bicilindrica Matchless 500 che, ad ogni suo passaggio ci mandava in visibilio.Io con la mia Horex 400, con tanto di manubrio a corna di bue e doppio scarico tipo Abarth, cercavo di sopperire alla mancanza del secondo cilindro, affiancato dalle piccole Morini, Aermacchi e MV che numerose impazzavano. Ben presto il desiderio di fare gruppo divenne sempre più forte e, abbandonati gli angoli del centro, abituali posti di ritrovo e stazionamento, cito per tutti la mitica Profumeria Aline, ci ritrovammo a farcela davanti al Bar Capriati tra Via Argiro e Via P.Amedeo, un bar che sarebbe poi diventato una vera pietra miliare della nostra storia Fu lì che conoscemmo un certo "Ciccio" Piemontese che, con la moglie Marisa gestiva un negozio di abbigliamento e, nonostante la differenza di età, da grande appassionato di moto quale era, non tardò ad amalgamarsi a noi e ad imprimere una svolta decisiva al club, iniziandoci tutti al mondo dei motoraduni.