IO CON ME

Elektra


 Sapevo di pioggia e di vento sulle labbradisegnate da un pallido segno di cicatricee di ferite aperte sapeva la mia bocca,nel frapporsi la lingua si spogliava di paroleper mostrare godimento in quel doloreatteso, malinteso, temuto, strappato.(web)
Non ha confini la mia tenerezza...e negli occhi stanchi di vedere...finalmento non vedo...ora guardo...perchè vedere non è guardare...guardo con attenzione ciò che sono...Elektra