Chiaroza

I negri hanno il pisello grande.


Oh, ma voi lo sapevate che gli americani sono tutti dei grassoni biondi patiti del Mc Donald, che girano con gli stivaletti a punta e gridano a ritmo cadenzato “Iu es ei! Iu es ei!”, che le tedesche dopo i venticinque anni si sformano e da sellerone diventano pachidermi e la loro massima espressione di moda sono le Birkenstock con i calzini di spugna? Che francesi sono teste di cazzo snob e girano con una baguette sotto il braccio, una in culo ed il basco in testa, che le brasiliane sono dei grossi culi sodi ambulanti e ballano benissimo la samba, che gli italiani sono mafiosi, si abbuffano di pizza e sono abili suonatori di mandolino? Lo sapevate che gli omosessuali sono tutti simpaticissimi, si siedono incrociando le gambe, camminano con le chiappe strette, posseggono uno spiccato gusto per gli abbinamenti fashion? Al nord poi girano tutti cantando “Va pensiero” con un fazzoletto verde al taschino, abitano in grigie città fumose e sono tutti dei piccoli Stakhanov che boccheggiano immersi nella nebbia, al sud invece nessuno ha voglia di fare un cazzo, da Roma in giù parlano tutti con cadenza napoletana, sono persone semplici e hanno sempre il sole. Ah sì, dimenticavo di dire che Venezia è bella ma non ci vivrei mai. Bene, se non sono stata colpita da un attacco idiosincratico con tanto di spasmi muscolari, defecatio isterica e secchezza delle fauci dopo aver scritto io stessa questa accozzaglia di stereotipi già noti ai più, direi che posso cavarmela anche in mezzo a tante altre cacate che mi/ci vengono propinate dalla mattina alla sera, ovunque. Ora, con permesso, vado a farmi un tè caldo. A quanto pare lo si può bere anche dopo le cinque.