Medea Vs. Athena

PRIVACY E BLOG


Ho avvertito una persona a cui voglio molto bene che ero blog del giorno: scrive poesie, e sono stata una delle prime a sapere che il suo libro sarebbe stato pubblicato...mi sembra d'obbligo fargli sapere di questo mio 'successo' (concedetemi la licenza, non mi viene un altro termine più adatto)Mi manda un messaggio molto carino, facendomi un buon numero di complimenti per la mia ironia, il mio modus scrivendi e via discorrendo, cosa che a me ha fatto davvero *molto* piacere. Qualche settimana fa, avevo scritto un post poco gentile (ma visibilmente sarcastico e pubblicato 'a caldo' appena dopo una sdentata pazzesca presa dalla sottoscritta) su questa persona: mi invia un altro sms, un pochino scocciato (è comprensibile, dopotutto).Io telefono, scusandomi per il modo poco fine che avevo usato per parafrasare una sua frase: lui mi spiega che non si era risentito per quello, ma per il fatto che "ho messo in piazza alcune cose private fra me e lui" [Cit.]Siccome sono una accanita Hegeliana, sono abituata ad osservare certi avvenimenti attraverso alcuni passaggi. Quindi:1- Tesi della Mede: Il blog è un 'diario personale': io ci scrivo quello sento, tutto quello che mi salta nella testa, che siano pensieri colmi di felicità, piuttosto che riflessioni, piuttosto che commenti ironici sulla società, piuttosto che impressioni private. Ne parlavo mesi fa con voi, e abbiamo concordato che confidarsi con degli 'sconosciuti' (occhio alle virgolette, voi che siete nella lista lì a destra :P ) è più facile che con chi ci conosce...non dobbiamo indossare nessuna maschera.Antitesi proposta da XXX: 'Potevi scriverle su un quaderno, le tue impressioni, non su un sito letto da tutta Italia'. Sintesi: Non sei l'unico XXX al mondo...dubito che Laura da Messina, o Aurelio dalla Toscana, o Ste dalla Lombardia, o Paperina dalla Campania possano riconoscerti.2- Tesi della Mede: nessuno dei miei amici sa di questo blog, per i vari motivi che ho spiegato prima...ergo, non ho affatto violato la riservatezza.Antitesi di XXX: 'Ma hai dato un'immagine di me che non corrisponde al vero'.Sintesi: Vedi punto 1, e aggiungo che io ho parafrasato una frase, non ho detto che sei uno stronzo insensibile paraculo (non lo penso, e quindi non lo scrivo).3- Tesi della Mede: Io ho sempre parlato di lui come di una persona che mi piaceva, e della quale avrei potuto innamorarmi...credo che sia comprensibile, una volta ricevuto il rifiuto, rimanerci male. Qualcuna piange, qualcuna si consola con il calendario di Costantino, io scrivo sul blog, acida più che mai (è una prerogativa delle zitelle, no?)Antitesi di XXX: 'Tu queste cose a me non le hai mai dette.'Sintesi: credevo fossero pittosto palesi...in ogni caso, l'ho invitato a leggere i post di Luglio e Agosto che lo riguardano...si renderà conto che non è stato solo una valvola di sfogo per le mie aggressività represse.Detto questo, mi ha chiesto di incontrarci una sera, e discuterne con più calma.Io non so se lui leggerà questo post...ha detto che avrebbe letto ancora il mio blog. Ma non è per questo che scrivo. Scrivo perchè mi chiedo: se io ho un diario personale, perchè non dovrei fare nomi (e non cognomi, attenzione), riportare ogni impressione, ogni sentimento, ogni cazzata mi passi per la testa, solo perchè è pubblico a tutti?Cosa dovrei fare? Creare un falso blog? Un blog con la maschera? Un blog in cui scrivo "Ha detto che non gli interesso...pazienza, la vita va avanti, morto un papa se ne fa un altro, non ci sono più le mezze stagioni, i giovani non hanno rispetto per gli anziani." ?No...privacy e blog non coincidono. O forse, coincidono talmente tanto, da dissolversi l'una nell'altro.