Il pergolato magico

da sfigata


Ho già toccato, sfigatamente, i 30 anni. Non con una festa con i miei amici (che ormai sono rimasti in pochissimi e vivono lontanissimo da me), non con un viaggio con il mio fidanzato, non con una torta con la scritta 30, ma con due serate rese tristi dall'assenza di tutto ciò che sarebbe dovuto esserci, rese tristi dalla presenza di amici non miei, che sono stati gentili, nonostante tutto. ma la parte da sfigta mi è toccata in pieno. a coronare 30 anni di sfigataggine. Ho praticamente dovuto lottare e sentirmi in colpa come una ladra per avere una macchina, che è arrivata,almeno quella, come a "festeggiamento". e mi ha risollevato l'anima, per quanto so che 30 anni è tardissimo per cominciare a guidare, ma mi ha resa meno diversa dalle mie coetanee e il senso di colpa è attenuato. Cercare comunque di recuperare la strada che mi separa dalle mie coetanee sembra sempre più un'impresa impossibile. Ho fatto due passi avanti che, effettivamente, non credevo. Non credevo più ci fosse speranza di un amore ed è arrivato lui, e poi la macchina. ma manca la cosa fondamentale, il lavoro. E' tardi per qualunque cosa, non ho titoli ed è tardi per accumularli, non è esperienza ed è tardi per accumularla. Ho passato la vita a star dietro i fantasmi di mia madre, risultato, zero vita. e ora convivo con un senso di vuoto che non riesco a colmare, e non ho modo di distrarmi senza un lavoro serio con uno stipendio anche minimo.. Dopo i 28 anni si è sfigati? si, ma non per "merito", si è sfigati per vita, per la situazione in cui si è nati, e oggi, per come è strutturata questa schifosa mentalità italiana, semplicemente a 28 anni senza laurea si palesa. ma quei pochissimi che lo sono lo sanno molto prima dei 28 anni senza laurea, chi lo è lo sa e cerca umanamente e disperatamente di rimanere a galla.