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Post N° 219
Post n°219 pubblicato il 13 Ottobre 2007 da mediareport
L’attacco viene da destra e da sinistra: sia il “Giornale” Domani, domenica 14 ottobre, è il grande giorno (si fa per dire): si vota per le cosiddette “primarie” rivolte alla nascita del Partito Democratico e del suo management. Evento indubbiamente epocale, che riunisce due partiti (Ds e Margherita) invece che fondarne un terzo; dovrebbe semplificare lo schieramento istituzionale e dare vita ad una grande forza di sinistra socialdemocratica, in linea con quanto viene fatto in Europa e nell’Occidente in generale da decenni. Ci si ispira addirittura (è stato affermato esplicitamente) al Partito Democratico americano. Nell’immediato questa nuova formazione porterà, paradossalmente, a fibrillazioni all’interno dello stesso governo. Di certo l’avversione per questa operazione non manca, a destra come a sinistra. Due iniziative editoriali lo testimoniano in maniera emblematica. Oggi il “Giornale”, quotidiano vicino a Silvio Berlusconi, per un modico sovrapprezzo consente l’acquisto di un libricino che è, in pratica, un feroce pamphlet contro il Pd, il cui acronimo viene ironicamente reinterpretato come “Partito della Discordia”. E fin qui siamo quasi nella fisiologia: è evidente che il centrodestra abbia in antipatia il Pd. Meno evidente, ma altrettanto logico, è che anche a sinistra il Pd venga visto male. Sono molti i settori ad avversarlo, e per diverse motivazioni. Uno di questi è quello che fa capo a Rifondazione comunista. La sinistra estrema (un tempo si sarebbe detto “massimalista”) ha giustamente in uggia una forza politica che rafforzi la sinistra moderata e riformista. Si è arrivati al punto che, oggi, il quotidiano di Rifondazione, “Liberazione”, alleghi, a prezzo politico, un libretto duramente ostile a Walter Veltroni, in predicato di diventare leader del nascente Pd. Veltroni è accusato di pensare solo ai propri interessi, di essere tutto immagine e niente concretezza, di non avere una idea che sia una e, soprattutto, di avere un ego ipertrofico. Non per niente il pamphlet si intitola “Walter Ego”…
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