Alessandro Mahony

Psicofarmaci


Vorrei scrivere alcune cose sugli psicofarmaci. Attenzione: sono uno psicologo, non sono un medico e non posso sostituirmi ad un medico; ciò che scrivo sono solo alcuni consigli generali. Per qualsiasi problema e indicazione rivolgetevi SEMPRE ad un medico esperto.Vedo molte persone che storcono il naso quando si tratta di prendere ansiolitici o antidepressivi. Spesso in seguito ad una diagnosi di sindrome ansiosa o depressiva, a volte invece questi farmaci possono essere consigliati per altre patologie, as. nella terapia del dolore. Ok: quando vi viene fatta una diagnosi di ansia o di depressione NON VUOL DIRE che siete pazzi. Significa che siamo esseri umani che abbiamo sofferto o che stiamo soffrendo di fronte ai problemi inevitabili della vita. Se una persona perde la famiglia in un incidente, se viene licenziato, se viene violentata, se si ha una malattia grave, se ha problemi economici o di lavoro, o qualsiasi altra cosa spiacevole accada nella vita, è normale reagire in un certo modo. Se la sofferenza è troppa allora può servire un aiuto farmacologico. Non significa essere matti, significa essere umani. Bisogna fare corretta informazione su questi farmaci. Gli effetti collaterali sono in genere tollerabili e spariscono in breve tempo; certo, la reazione è individuale, ma in genere si può non aver paura se usati correttamente. Uso corretto, non abuso. Sono farmaci dei quali è bene non abusare mai.Altro mito negativo da sfatare è quello dello psichiatra. Lo psichiatra NON è il dottore dei matti. E' semplicemente una persona competente per determinati disturbi. Se abbiamo un mal di stomaco ci vergognamo forse di andare dal medico? ese abbiamo una verruca ce la vogliamo tenere? Perchè con la depressione dovrebbe essere diverso? Lo psichiatra è uno specialista come gli altri; unica cosa che dovrebbe avere sviluppato è la comprensione umana, non tanto il tecnicismo. E sa che  farmaci andrebbero usati in un contesto più ampio che non il semplice "prendi le medicine e stai zitto".Da quando esistono determinati farmaci la qualità dela vita di molte persone è notevolmente migliorata. La comprensione della mente umana grazie al cielo non è quella del medioevo quando i malati venivano picchiati perchè considerati indiavolati. grazie alle tecniche avanzate abbiamo scoperto (anche se ci sono molte cose da scoprire ancora) cosa si è "guastato" nel cervello di una persona. Sappiamo cosa sono o neurotrasmettitori (ad es. la serotonina e la dopamina) e miriamo a ripristinarne il corretto funzionamento nel cervello di una persona..Se uno si rompe una gamba non la si ingessa e poi fa fisioterapia? perchè per il cervello non dovrebbe essere la stessa cosa? E bisogna capire poi che i farmaci appunto sono solo una strategia di approccio nel trattamento, diciamo nel nostro tentativo di comprensione, meglio, di quella cosa affascinante e misteriosa che è l'essere umano.