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ITALIA-ISRAELE: LIEBERMAN, MIO DEBUTTO A ROMA NON E' UN CASO


(ANSAmed) - ROMA - ''La mia prima visita all'estero da ministro degli Esteri doveva essere in Italia. Questa visita vuole esprimere l'apprezzamento del governo israeliano per l'atteggiamento positivo e amichevole dell'Italia''. Cosi' il capo della diplomazia di Israele, Avigdor Lieberman, ha spiegato la scelta di Roma come prima tappa di un tour europeo, al suo esordio sulla scena internazionale. Parlando a fianco del collega italiano, Franco Frattini, al termine del loro colloquio oggi alla Farnesina, Lieberman ha aggiunto che il governo israeliano ha apprezzato le posizioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del ministro degli Esteri, ''su tutti i problemi che Israele affronta, non ultimo Durban 2'', la conferenza Onu sul razzismo usata dal presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad per lanciare nuovi anatemi contro lo Stato ebraico. Il capo della diplomazia israeliana ha anche sottolineato che il rafforzamento delle relazioni tra Unione Europea e Israele ''deve diventare l'asse centrale dei nostri rapporti senza legarli ai problemi del Medio Oriente''. Riguardo al processo di pace con i palestinesi il governo israeliano - ha affermato Lieberman - ''non cerca slogan ma risultati concreti''. Negli ultimi 16 anni da Oslo in poi ''la comunita' internazionale e Israele hanno fatto diversi incontri e dichiarazioni, ma il risultato finale e' un'impasse'', ha detto. ''Credo che l'Italia - ha proseguito Lieberman - possa avere un ruolo decisivo nei rapporti tra Israele ed i paesi arabi moderati e che possa promuovere tali rapporti''. Sempre secondo Lieberman, ''l'Iran e' la piu' grande minaccia per il Medio Oriente''. ''Un Iran che si sta nuclearizzando - ha sottolineato - e' un fattore destabilizzante per tutto il mondo''. Un argomento su cui e' intervenuto anche il ministro Frattini: ''Comprendiamo - ha detto - le preoccupazioni della comunita' internazionale per l'influenza iraniana in Medio Oriente''. L'Italia, ha aggiunto Frattini, crede in un ''approccio globale e regionale'' sull'Iran e approva la nuova politica americana di Barack Obama, centrata su ''un'azione di contrasto alla proliferazione nucleare'' iraniana e su un sostegno agli ''impegni di pace dei Paesi arabi moderati''. Quanto al Medio Oriente, il titolare della Farnesina ha espresso il ''forte auspicio'' che la pace sia un ''obiettivo chiaro'' per palestinesi e israeliani. Per Frattini la pace deve inoltre passare ''attraverso obbiettivi immediati e concreti, che siano lo sviluppo, la sicurezza, e la stabilita' ''. Il ministro israeliano ha infine evocato la prossima visita del Papa in Terra Santa, definendola un fatto di ''grandissima importanza''. Israele - ha affermato - sta facendo il 'massimo sforzo' perche' questa visita abbia successo'', una visita che ha una ''duplice importanza'', per quanto riguarda i rapporti tra Israele e i paesi arabi moderati e per il dialogo tra due grandi religioni come il cristianesimo e l'ebraismo, un ''dialogo che possa essere da stimolo ad un confronto tra Islam ed ebraismo''. (ANSAmed).