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Intervista al Sottosegretario Craxi: «L’Italia si è dimostrata una solida alleata europea»


Roma 17 Giugno 2009La Discussionedi Fabiana Cusimano«L’Italia e gli Stati Uniti sono alleati storici, e cambi di amministrazione non hanno mai influito in maniera negativa su questa importante alleanza, che si basa su forti legami strategici». Esordisce così Stefania Craxi, sottosegretario agli Esteri del Pdl, alla quale abbiamo chiesto un commento sul primo incontro ufficiale tra Mister Obama e il Cavaliere.Come giudica il faccia a faccia tra i due leader?«Mi è sembrato un incontro basato su un forte e deciso pragmatismo, che ha portato ad un accordo fatto d’interessi comuni. Obama ha bisogno dell’appoggio di Paesi che possano facilitare i suoi rapporti con paesi antagonisti o nemici».L’Italia fa parte di questi Paesi?«Certamente. L’Italia è apprezzata proprio per questa sua capacità di mantenere ottimi rapporti anche con "Paesi difficili". Berlusconi si è dimostrato un solido alleato europeo, sia sul fronte del rafforzamento delle truppe in Afghanistan (abbiamo promesso 600 uomini in più), sia accettando di accogliere nel nostro Paese alcuni dei detenuti del carcere di Guantanamo. Il presidente degli Usa non può non avere apprezzato questo gesto di aiuto e di sostegno. Ci tengo a sottolineare, poi, l’ottima risposta dell’Italia alla crisi economica e finanziaria che ha colpito e continua a colpire, a causa delle inevitabili conseguenze che ogni crisi si porta dietro, il mondo intero. Ha reagito meglio degli altri paesi europei. La sta affrontando meglio della Germania, la Gran Bretagna e la Spagna. Può dunque vantare una invidiabile credibilità economica che la renderà più autorevole rispetto agli altri paesi europei. E l’amministrazione americana è ben consapevole di tutto questo e ne terrà certamente conto».La temuta freddezza da parte di Obama non c’è stata....«Non c’è mai stata questa freddezza. L’Italia è un partner troppo affidabile per gli Stati Uniti d’America. Un conto sono le fantasie di colore giornalistiche, altro è la realtà politica».Berlusconi riuscirà a instaurare con Obama lo stesso rapporto che aveva con Bush?«E’ troppo presto per dirlo. Non posso giudicare i rapporti personali e umani. Siamo di fronte a due presidenti americani totalmente diversi. Di certo, Obama risulta più freddo e meno avvicinabile. Ma, detto questo, il presidente Usa non ha nessun dubbio nel considerare l’Italia uno dei suoi più solidi alleati, e che può svolgere un ruolo diplomatico importante a sostegno della politica estera americana».